Nai: "RIlanciare il Cantù è una urgenza del territorio"

Ospedale, il sindaco di Abbiategrasso video-chiama Berlusconi

Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai ha parlato con Berlusconi della necessità di rilanciare l'ospedale

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Il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai ha parlato con Berlusconi della necessità di rilanciare l'ospedale

Ospedale, il sindaco di Abbiategrasso video-chiama Berlusconi

Ospedale di Abbiategrasso, il sindaco Cesare Nai conferma il suo impegno per ottenere un rilancio delle attività del presidio ospedaliero. Ed ha interpellato, tra i vari rappresentanti politici locali e nazionali, anche il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Lo spiega lui stesso con un recente post su facebook:

“Nelle ultime settimane ho avuto contatti con diversi rappresentanti delle forze politiche sia a livello locale che nazionale, per far presente la questione del nostro ospedale e in particolare del Pronto soccorso, punto di riferimento non solo per Abbiategrasso ma per tutto il territorio. Ho avuto anche l'occasione di esporre al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi la necessità di un rilancio del Cantù, un'urgenza che richiede ormai un intervento immediato, concreto e non più procrastinabile”.

La consulta è tornata a riunirsi

Nel frattempo in settimana è tornata a riunirsi l'apposita consulta cittadina sui temi dell'ospedale, a circa un anno dall'ultima convocazione. Seduta tecnica, nella quale il sindaco, che della consulta è presidente, ha aggiornato sui lavori in atto per il nuovo regolamento. Nai è stato incalzato dal capogruppo di Cambiamo Abbiategrasso Domenico Finiguerra sulle sue eventuali dimissioni dalla carica di presidente: «Nessuna risposta chiara. Non abbiamo capito quando e se intende ancora dimettersi da un ruolo che ha preteso. Questo suo atteggiamento è spiegabile solo con la volontà di tenere ancora sotto controllo i lavori della consulta. Per quanto concerne invece le eventuali indiscrezioni su potenziamenti, è stato molto evasivo, ha parlato di sue sensazioni. Quello che mi sento di dire è che abbiamo bisogno di fatti concreti e questi sono mancati, anzi, si è ostacolato il lavoro della consulta»

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