"Un triste anniversario"

Ospedale di Abbiategrasso, quattro anni senza Pronto soccorso

Il Comitato popolare intercomunale dell’Abbiatense per il potenziamento del Cantù e Cambiamo Abbiategrasso ricordano che la Regione dispose la chiusura notturna dell'area emergenze proprio il 12 dicembre 2016.

Ospedale di Abbiategrasso, quattro anni senza Pronto soccorso
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Ospedale di Abbiategrasso senza Pronto soccorso da quattro anni.

Ospedale di Abbiategrasso, "Un triste anniversario"

A ricordare "il triste anniversario di una scelta politica di Regione Lombardia che danneggia tutta la popolazione dell'Abbiatense" è il Comitato popolare intercomunale dell’Abbiatense per il potenziamento dell’ospedale Costantino Cantù. "Il 12 dicembre 2016, dopo averlo negato, con un blitz alle 20, il nuovo Pronto soccorso dell'ospedale Cantù ha chiuso le porte fino alle 8 del mattino successivo - si legge in una nota diffusa dal Comitato - Nonostante le lotte della popolazione dei 14 comuni dell'abbiatense e la delibera del Consiglio regionale che chiedeva di riaprirlo, il Pronto soccorso è ancora chiuso di notte e il depotenziamento dell'ospedale è continuo e costante. Quattro anni di lotte, quattro anni di silenzio da parte di chi ha il dovere istituzionale di intervenire, quattro anni di disservizi per i cittadini, quattro anni di indignazione per l’irresponsabilità e le mancanze di coloro che gestiscono il Sistema sanitario lombardo... E noi siamo quattro volte tanto determinati a continuare le nostre battaglie, a pretendere ciò che ci è stato tolto e a difendere il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini dell'Abbiatense - assicurano gli attivisti - Noi non molliamo!".

"A nulla sono servite firme, mozioni, manifestazioni"

Sul tema è intervenuta anche Cambiamo Abbiategrasso: "Alle 20 del 12 dicembre 2016, la Regione Lombardia (dell'assessore Gallera, del presidente Fontana, di Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia) chiudeva il Pronto soccorso di Abbiategrasso - scrive la lista civica - Un ospedale nuovo inaugurato solo sette anni prima, costato 30 milioni di euro di soldi pubblici, veniva privato del suo Pronto soccorso. A nulla sono servite firme, mozioni, manifestazioni. Il sindaco Cesare Nai, che al mattino veniva alle manifestazioni in difesa dell'ospedale e la sera saliva sul palco per sostenere l'assessore Giulio Gallera, ha prima preteso di essere il presidente della Consulta sull'ospedale e poi ha abbandonato la nave. Anche se delle sue dimissioni non vi è traccia. Intanto Abbiategrasso resta al palo. Sempre più simile a un paesone dormitorio. Sempre più distante dal suo titolo di Città, che forse sarebbe il caso di restituire".

 

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