la richiesta del partito

Naviglio in asciutta: Robecco futura dice "Basta"

"Chiediamo al Consorzio Villoresi di impegnarsi ad attuare pratiche alternative all'asciutta per effettuare i suoi interventi manutentivi"

Naviglio in asciutta: Robecco futura dice "Basta"
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Il gruppo di Robecco Futura chiede al Consorzio Villoresi di mettere fine alle asciutte del Naviglio per salvaguardare l'ambiente e anche il paesaggio cittadino.

Robecco Futura dice stop alle asciutte del Naviglio

Sergio Sinigaglia, capogruppo di Robecco Futura, ha formalmente chiesto al Consorzio Villoresi, che si occupa della gestione del Naviglio Grande, di fermare la chiusura invernale delle acque nel Naviglio, per diversi motivi.

"In diversi comunicati stampa abbiamo ampiamente espresso il nostro disappunto sul problema della presenza di schiume che rovinavano la bellezza del Naviglio Grande - ha affermato Sinigaglia - Su questa questione abbiamo anche organizzato un flash mob per sensibilizzare cittadini e istituzioni e abbiamo sempre sostenuto che la presenza della schiuma rovina il nostro bellissimo paesaggio. Come lista Robecco Futura da sempre sosteniamo che questo territorio, l' est Ticino inteso come ambito 8 di Città Metropolitana, ha molto da offrire in termini di attrattività turistica, in gran parte ancora da costruire, sicuramente da rilanciare in modo coordinato e sistematico. Milano è uno straordinario polo di attrazione di persone che per diverse ragioni: studio, lavoro, affari; arrivano al capoluogo da tutto il mondo. La qualità dell'acqua che scorre nel Naviglio è quindi una priorità in questo senso."

Maggiore qualità delle acque e stop alle chiuse

"Eppure, peggio delle bolle bianche, a squalificare ancora di più la nostra offerta turistica c'è l'asciutta invernale del Naviglio che il Consorzio Villoresi mette in scena ogni anno, un tempo in modo parziale, da qualche anno con asciutte totali prolungate, giustificate dalla necessità di semplificare le operazioni di manutenzione delle sponde. Lo scenario che si presenta, quando questo avviene, è davvero desolante e ha un pesante impatto non solo paesaggistico: il Naviglio non è semplicemente un canale che trasporta dell'acqua, è anche un ecosistema che ospita una variegata fauna ittica, oltre che insetti, molluschi e piante acquatiche che costituiscono un'importante fonte di cibo per l'avifauna, tra cui cigni e anatre. Oggi le tecniche costruttive permettono interventi che possono essere effettuati senza necessariamente ricorrere a questa pratica che a nostro avviso poteva andare bene qualche anno fa. Con la recente modifica dell'articolo 9 della nostra Costituzione, che introduce tra i suoi principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni, riteniamo che questa pratica sia ormai fuori dagli orientamenti costituzionali. Senza dover ricorrere al miracolo biblico della separazione delle acque, chiediamo al Consorzio Villoresi di impegnarsi ad attuare pratiche alternative all'asciutta per effettuare i suoi interventi manutentivi a quest'opera storica di cui siamo tutti orgogliosi e responsabili".

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