Museo Fratelli Cozzi grande eccellenza legnanese VIDEO

Lo ha detto Carolina Toia, promotrice della visita della Commissione Attività produttive della Regione allo spazio espositivo.

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Museo Fratelli Cozzi di Legnano, per la consigliera regionale Carolina Toia "è una grande eccellenza legnanese".

Museo Fratelli Cozzi, la visita dei consiglieri regionali

E’ il Museo dell’Alfa Romeo dei fratelli Cozzi di Legnanoche stamattina è stato al centro di una visita della Commissione regionale Attività Produttive guidata dal Presidente Pietro Foroni (Lega Nord) e composta dai consiglieri Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Carlo Borghetti e Fabio Pizzul (PD), CarolinaToia e Marco Tizzoni (Lista Maroni). Il museo è una collezione frutto della passione del commendatore Pietro Cozzi e si snoda lungo tre direttrici contrassegnate da colori: il nero, che rappresenta la cultura; il rosso, la passione; il bianco , gli eventi. Il museo è anche un luogo richiesto da molte aziende per organizzare eventi e fa parte dei circuito dei Musei d’Impresa, del Fai. La storia del Biscione è tutta qui: tra La matta, Il Gobbone, La Pantera nera, la Fidanzata degli italiani. Modelli di vetture che hanno raccontato un modo di vivere e di essere e che hanno accompagnato la rinascita dell’Italia appena uscita dalla guerra e il suo boom. E’possibile visitare il Museo gratuitamente una volta al mese, previa registrazione sul sito.

"Realtà di questo tipo devono essere sostenute e rilanciate"

“Ho voluto portare qui la Commissione – ha sottolineato Carolina Toia, legnanese – per far conoscere un’eccellenza della città di Legnano e del suo territorio. Il museo ha attivato anche un ampio e prezioso programma che coinvolge scuole e istituzioni con l’obiettivo di condividere passione e cultura. E’ per questo motivo che realtà di questo tipo devono essere sostenute e rilanciate: Regione Lombardia farà la sua parte”. Soddisfatto della visita il commendator Pietro Cozzi. “Parlare di Alfa Romeo – ha detto – vuol dire rinnovare una storia che tutto il mondo ci ha invidiato . E’ il nostro made in Italy e, con altrettanto grande orgoglio, un prodotto che porta la firma di Milano e della Lombardia”.

 

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