BOTTA E RISPOSTA

"L'uscita dal Parco del Roccolo? E' stata una provocazione"

A Parabiago prosegue il duello politico con il sindaco Raffaele Cucchi che replicato così agli ambientalisti dopo la ventilata ipotesi del passo indietro dal consorzio

"L'uscita dal Parco del Roccolo? E' stata una provocazione"
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«Uscire dal Parco del Roccolo? Una provocazione». A Parabiago prosegue il duello politico con il sindaco Raffaele Cucchi che replicato così agli ambientalisti dopo la ventilata ipotesi del passo indietro dal consorzio.

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Continua il botta e risposta sul futuro del Parco del Roccolo

Continua la polemica sull'ipotesi di uscita da parte del Comune di Parabiago dalla rete di Enti locali che gestiscono il Parco del Roccolo. La scorsa settimana era stato il circolo parabiaghese del Gallo a lanciare l'avvertimento attraverso la convocazione di una conferenza stampa.

"Il Parco non si tocca", la linea di Legambiente

«L'uscita di Parabiago dal Parco segnerebbe il funerale del polmone verde», avevano scandito il presidente ambientalista Claudio De Agostini e il membro del comitato consultivo Domenico Saraceno.  Il Parco, hanno sostenuto, «ha sempre avuto difficoltà fin dall'inizio, ma siamo stati i primi ad entrarvi. C’è stata una forma di gestione sbagliata, poi il paventato arrivo di varie discariche hanno tolto tempo e spazio per lavorarci sopra. Insomma, sono 30 anni che lavoriamo e vorremmo vedere qualcosa di concreto». Ragionamenti questi che sono quindi andati di pari passo col monito arrivato invece questa settimana da parte della Legambiente di Canegrate che ha detto: «Noi diciamo a gran voce : "Caro sindaco Cucchi,  il parco non si tocca!”. Piuttosto porti il suo impegno ambientalista, che si è sviluppato e consolidato con gli anni grazie a tecnici qualificati del suo comune,  dentro il parco del Roccolo come ha saputo fare nel parco dei Mulini e così vedrà rivivere il parco del Roccolo come noi tutti lo volevamo. Non vogliamo fare cattedrali nel deserto né tantomeno santuari (cosa che è già avvenuta tra l'indifferenza di tutti) ma nemmeno che ridiventi la discarica di gruppi criminali. Il parco del Roccolo non si tocca!», così si è espressa la presidente del circolo degli ambientalisti di Canegrate Cristina Venturini.

Il sindaco Raffaele Cucchi ha rotto il silenzio su questo tema

Ha rotto poi il silenzio il sindaco Raffaele Cucchi che ha risposto alle forze politiche di opposizione che, insieme agli ambientalisti appunto, la scorsa settimana avevano espresso la propria contrarietà al passo indietro rispetto alla governance del parco.
«Finalmente si parla di Parco del Roccolo, spero che la mia provocazione fatta in Consiglio Comunale serva a mettere sul tavolo della discussione ciò che fino ad ora non ha funzionato. La mia è stata, ovviamente, una provocazione che ha espresso un mio parere personale che in questi anni di esperienza da sindaco mi sono fatto sulla funzionalità del Parco del Roccolo. Ritengo, infatti, che questo parco così come è gestito, non funziona: non esistono obiettivi condivisi da raggiungere; continuiamo a perdere cause, soprattutto in merito a ricorsi di cave; non si parla mai di investimenti e azioni a sostegno di attività agricole o delle reali potenzialità del Parco come strumento di valore per il territorio. Sono quindi contento che la mia provocazione abbia acceso un dibattito in merito. Però, permettetemi un'osservazione: invece di scandalizzarsi perché il sindaco Cucchi afferma che il parco non funziona... perché non smentirlo dimostrando il contrario?».
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