il duro attacco

Lascia la consulta di quartiere: "Strumento inutile e politicizzato"

"Abbiamo ridotto il ruolo della Consulta come “segnalatore” di erba non tagliata o di una lampadina che non funziona"

Lascia la consulta di quartiere: "Strumento inutile e politicizzato"
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Federico Peri, ex membro della consulta centro di Legnano, ha voluto scrivere una lettera per denunciare "la mancanza di possibilità di prendere decisione e la politicizzazione della consulta".

La denuncia del membro della consulta di quartiere

Dovrebbe essere uno strumento molto utile per i cittadini dei quartieri di una città per dialogare direttamente con l'Amministrazione e chiedere determinati interventi, ma per Federico Peri, ex membro della consulta centro di Legnano tutto questo non corrisponde alla realtà. Una delusione che ha deciso di raccontare a tutti con una lettera che vi pubblichiamo integralmente.

"Buongiorno a tutti voi, sono Federico Peri, fino al mese di ottobre 2022 sono stato segretario della Consulta Territoriale Centro di Legnano. Scrivo queste poche righe perché è giusto che i cittadini che mi hanno dato fiducia sappiano il motivo delle mie dimissioni consegnate nel mese di novembre. Vero, è una cosa inusuale spiegare certe scelte quando si ricoprono ruoli nella propria città che equivalgono a del semplice volontariato, quindi molto spesso è meglio non darle. Però, proprio facendo questo ragionamento che si sbaglia, molte volte le motivazioni vanno date. La Consulta Territoriale è uno strumento importante per la nostra città e per il cittadino, siamo stati noi (partendo dai componenti fino ai politici) a renderla uno strumento inutile e patetico. Abbiamo ancora un regolamento troppo vecchio per poter fare qualcosa di concreto nella nostra città che sta cercando di evolversi, abbiamo ridotto il ruolo della Consulta come “segnalatore” di erba non tagliata o di una lampadina che non funziona (servizi importanti, ma per queste segnalazioni esiste il Portale del Cittadino). La Consulta deve fare molto di più, deve essere resa partecipe a qualsiasi evento culturale, progetti civici, praticamente vivere in maniera viva la propria città, non facendo riunioni che alla fine portano al nulla. Ho dato le dimissioni perché non sono riuscito a far passare questo messaggio ad alcuni componenti della Consulta e ad alcuni politici, anzi mi dicevano “hai ragione” giusto per accontentare, non sono riuscito a far migliorare il regolamento nonostante le continue proposte e anche molto altro. Nel regolamento è scritto che la Consulta è apartitica, ebbene non è vero, molte volte la Consulta è stata ostaggio politico, altro motivo del perché ho dato le dimissioni. Consiglio alla Giunta Comunale di chiedersi se la Consulta serve per uno scopo o viene fatta tanto per fare, se è uno strumento valido oppure è uno strumento per far perdere tempo alle persone. Ringrazio ancora chi mi ha dato la fiducia, auguro buon lavoro a chi mi sostituirà".

Peri Federico 

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