Il caso

Il vicesindaco risarcisce... il Comune

Sulla questione dei post pubblicati da Anna Garofalo, oggi vicesindaco, il legale ha confermato il danno ipotizzando la liquidazione in 500 euro.

Il vicesindaco risarcisce... il Comune
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Ultimo atto per il caso che aveva coinvolto il vicesindaco di Sedriano Anna Garofalo per le possibili violazioni di diritto di sfruttamento economico di titolarità del Comune sull’opera "Sedriano-Dall’Unità d’Italia alla Liberazione-1861-1945" e al possibile risarcimento del danno.

La vicenda e la decisione di affidare il parere a un legale

Una questione che ormai va avanti da tempo e che era salita agli onori di cronaca a novembre con la mozione dei gruppi di opposizione Rilanciamo Sedriano e Noi con Sedriano e Roveda in cui chiedevano la revoca delle deleghe affidate al vicesindaco, ovvero quelle di Pubblica Istruzione, Eventi e Politiche Giovanili. Allora il sindaco Marco Re aveva annunciato:

"Visto che per l’opposizione il Comune può aver subito un danno, faremo delle verifiche e valuterò il possibile introito, ma comunque usando sempre il buon senso. Di certo non le toglieremo le deleghe. Garofalo è assolutamente una persona stimata dentro e fuori il municipio; nel suo lavoro di assessore ha dato sempre il massimo con impegno, passione e originalità".

Ed effettivamente così è stato. Il Comune ha chiesto un parere "pro veritate" all’avvocato Adriano Sponzilli, che nei giorni scorsi ha fatto giungere le sue conclusioni.

Come spiegato anche in Consiglio comunale dall’Amministrazione, nel 2011 il Comune aveva realizzato la pubblicazione di un volume sulla storia del paese dal 1861 al 1945 da diffondere alla cittadinanza. Volume che era stato curato da Mario Comincini e che era stato poi acquistato dal Comune per 34mila euro e stampato in 800 copie. A oggi sono 246 le copie che risultano ancora invendute. A ottobre Comincini aveva poi contattato il Comune segnalando la presenza di una serie di post pubblicati nella pagina Facebook Guide Art riconducibile a Garofalo - prima che assumesse il ruolo di amministratore locale -, il cui contenuto avrebbe, dal suo punto di vista, violato il diritto d’autore.

La disamina dell’avvocato

Una vicenda analizzata nel dettaglio dal legale del Comune, che ha sottolineato che non ci si è trovati in presenza di una copiatura integrale, ma solo di una ripresa di alcune parti limitate dell’intero volume. Nella sua analisi l’avvocato ha però affermato che nei post segnalati da Comincini non vengono riprese solo le informazioni storiche, ma anche la selezione e l’elaborazione dei contenuti del volume. Atti che quindi comporterebbero la violazione dei diritti patrimoniali d’autore di titolarità del Comune di Sedriano. A questo punto il legale ha proceduto a ipotizzare il danno per il Comune, tenendo conto comunque che questa azione non ha generato utili per l’attuale vicesindaco poiché aveva anche terminato la sua attività di guida turistica già nel 2020. Danno che per l’avvocato potrebbe essere liquidato in 500 euro.
Cifra che quindi l’Area della ragioneria chiederà a Garofalo e che lei stessa si impegnerà a pagare.

Ma il sindaco non le toglierà le deleghe

Ha spiegato il primo cittadino:

"Come Comune recepiremo il parere del legale e il responsabile dell’Area ragioneria chiederà la cifra di 500 euro al vicesindaco. Sul lato amministrativo e politico continuo a sostenere Garofalo e di certo non le toglierò le deleghe, come già ho sottolineato in Consiglio insieme alla maggioranza. Questo danno non lo ha provocato nell’esercizio delle sue funzioni e, come già ho avuto modo di dire, per me è stato un errore veniale, ovvero non intenzionale e di poco conto. L’errore è stato fatto in buona fede".

Le parole del vicesindaco Garofalo

Garofalo, da parte sua, ha infine sottolineato che pagherà la cifra richiesta dal Comune, ma che tutto il caso sia nato in termini politici.

"Quando mi arriverà la richiesta del Comune, liquiderò il danno. Sono comunque convinta che sia stata una mossa politica da parte delle opposizioni. Da parte mia confermo che non è stata una mossa intenzionale, la mia era solo volontà di divulgazione; io sono comunque convinta di non aver danneggiato nessuno. In ogni caso pagherò"

termina, auspicando che la vicenda si concluda qui.

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