Il quarto binario tra Parabiago e Rho piace ai pendolari
"Opera attesa da 15 anni che porterà ad avere 2mila posti in più ogni ora"
Un'opera attesa da 15 anni. Su questo fanno leva i membri del Comitato Pendolari Gallarate Milano, che esultano in previsione dell'imminente scadenza (è fissata per lunedì 28 agosto) del termine per partecipare al bando per l'assegnazione dei lavori del quarto binario tra Parabiago e Rho.
La reazione del Comitato pendolari Gallarate-Milano
In vista dell’imminente scadenza del termine per partecipare al bando per l’assegnazione dei lavori del quarto binario tra Parabiago e Rho, il Comitato Pendolari Gallarate Milano, non può che accogliere positivamente la scelta. Infatti, sostengono i suoi membri, "è da oltre 15 anni che aspettiamo questo potenziamento per poter risolvere uno dei colli di bottiglia più importanti che attanagliano il servizio ferroviario sull’asse del Sempione, un’opera appoggiata anche da Legambiente, oltre che dai partiti di minoranza e di opposizione presenti in Consiglio regionale.
"Avremo due mila posti in più sulla tratta che porta a Milano"
Con l’apertura della tratta, dicono, "si potrà finalmente attivare la linea S15 tra Milano Rogoredo e Parabiago, con un incremento massimo di 2mila posti/ora tra Parabiago e Milano. Inoltre tale intervento, con la separazione dei flussi delle linee S dal traffico dei treni Diretti ed EC, permetterà di regolarizzare il traffico sulla linea, sulla quale oggi gravano 9 treni ora eterotachici per senso di marcia, senza contare il fatto della realizzazione di una nuova stazione nei pressi di Nerviano per avvicinare ulteriormente l’utenza alla ferrovia. Al fine di comprendere al meglio le potenzialità di tale potenziamento, basta spostarsi a Saronno o a Treviglio, dove la presenza di 4 binari tra queste località e il capoluogo della regione, hanno ridotto notevolmente i disservizi legati all’intasamento dei treni sulla linea".
La risposta alle polemiche
In riferimento a tutti coloro che si lamentano per l’attuazione di questo progetto, citando documenti del 2013, "ricordiamo che tali documenti sono stati superati dall’adunanza del 29 novembre 2019 del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici riunito in assemblea Generale, protocollo 73/2019, nel quale viene espresso un parere positivo per la realizzazione dell’opera. Tale parere non è totalmente positivo perché chiede revisione e integrazioni, demandando all’organo di verifica il controllo della ottemperanza in relazione alle prescrizioni impartite da questo Consiglio Superiore dei lavori pubblici e la tenuta in conto delle raccomandazioni espresse dal medesimo, ma queste revisioni ed integrazioni vengono recepite nell’ordinanza 11 del 2023 di RFI. A tutto ciò si aggiunge il parere numero 310 del 12 settembre 2022 del Ministero della Transizione Ecologica che esprime parere positivo all’opera".
Le conclusioni
"Ricordiamo - aggiungono gli stessi - che tutte le proposte alternative per quest’opera (dall’interramento allo spostamento in altra sede) sono state ritenute poco sostenibili dal punto di vista ambientale, economico ed anche tecnico. Speriamo pertanto di vedere alla luce al più presto quest’opera che permetterà finalmente di fornire un’alternativa reale a tutti coloro che quotidianamente vorrebbero recarsi a Milano con il mezzo pubblico, ma trovano una situazione insostenibile di fronte a loro".