Disordini in comune

I dipendenti comunali proclamano lo stato d'agitazione: "no" agli straordinari per 30 giorni

"Le inefficienze derivanti dalla mancanza di personale si ripercuotono inevitabilmente non solo sulla salute dei lavoratori, ma anche sui servizi offerti al cittadino"

I dipendenti comunali proclamano lo stato d'agitazione: "no" agli straordinari per 30 giorni
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Le sigle sindacali del pubblico impiego fanno da cassa di risonanza delle preoccupazioni dei dipendenti comunali di Novate Milanese: viene proclamato lo stato d'agitazione.

I dipendenti comunali dicono "no" agli straordinari per 30 giorni

Sono le sigle sindacali Uilfpl Milano, Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp Milano Metropoli e Rsu Novate Milanese a sollevare il caso: proclamato lo stato d'agitazione all'interno del Comune novatese. Un colpo duro per l'attuale Amministrazione, guidata dal sindaco Daniela Maldini, a pochi mesi dalle elezioni amministrative.

"Contro lo smantellamento dei servizi"

Oggetto del contendere, secondo i sindacati che si stanno occupando della causa novatese, è il continuo smantellamento dei servizi e la mancata sostituzione dei dipendenti che hanno raggiunto la meritata pensione. Un modus operandi che negli anni avrebbe provocato diversi disagi psicofisici nei lavoratori rimasti.

"I dipendenti del Comune di Novate Milanese da diversi anni assistono impotenti al continuo  smantellamento dei servizi, causato principalmente dalla mancata sostituzione del personale posto in quiescenza (pensione) a cui si vanno ad aggiungere le richieste di mobilità e le dimissioni di dipendenti che, dovendo lavorare in un clima poco sereno e con carichi di lavoro abnormi, preferiscono andare a lavorare altrove per tutelare la propria salute psicofisica. Per contro coloro che restano, oltre a farsi carico del lavoro di chi è andato via, devono istruire i pochi e rari nuovi dipendenti che spesso, nel giro di poco, tempo decidono di andarsene proprio per le tensioni che si vivono sul posto di lavoro".

"Stress da lavoro"

Ciò che i dipendenti novaresi avrebbero lamentato alle sigle sindacali è stata la pressione alla quale sono sottoposti, soprattutto per quanto riguarda i progetti a scadenza che gli impiegati e i tecnici hanno dovuto affrontare in questi mesi:

"Tale scellerata politica, iniziata già con la precedente Amministrazione, prosegue imperterrita,  raggiungendo situazioni di estremo disagio, in modo particolare in alcuni settori già vessati da scadenze e tempistiche serrate (progetti PNRR) o da aumento spropositato delle pratiche a seguito di provvedimenti governativi (Super bonus). Lo stress da lavoro correlato, accertato anche da indagini sul benessere organizzativo messe in atto proprio dall’Amministrazione Comunale, tocca picchi inaccettabili e dannosi per la salute in taluni settori, come l’Ufficio tecnico, dove quasi tutti i lavoratori registrano costantemente pesanti ricadute sulla salute psicofisica di ciascuno".

Problemi di salute e ricadute sui servizi

Dipendenti insoddisfatti e troppo pochi per far fronte a tutte le esigenze dei cittadini e della macchina comunale. La nota sindacale continua:

"Le inefficienze derivanti dalla mancanza di personale si ripercuotono inevitabilmente non solo sulla salute dei lavoratori, ma anche sui servizi offerti al cittadino che non possono reggersi in assenza di personale, per cui si registrano ritardi, inadempienze, errori, disguidi e disservizi non imputabili alla mancanza di buona volontà dei dipendenti, sulla quale viceversa si regge ancora quel minimo di servizio offerto alla cittadinanza, ma sono dovuti ad un carico di lavoro spropositato rispetto al
personale in servizio ed alle ore di lavoro esigibili".

Il tema degli straordinari

Lavoro concluso a casa e pochi fondi per gli straordinari. Il tema del lavoro al di fuori dell'orario previsto è di fondamentale importanze in questo stato d'agitazione:

"Da tempo infatti, tutti i lavoratori, effettuano straordinari o addirittura si portano il lavoro a casa, pur di ottemperare nei tempi prestabiliti alle istruttorie di rito. Se tale situazione può essere tollerata in casi di emergenza, di certo non può trasformarsi nella normalità, né essere pretesa come forma di compensazione alla mancanza di personale (anche perché spesso non ci sono nemmeno i soldi per pagare gli straordinari!)." 

I dati

Secondo i dati forniti dai sindacati, i numeri dei dipendenti del Municipio novatese sarebbero diminuiti notevolmente:

"Parlando di numeri, tanto per avere una dimensione del problema, si è passati da circa n. 145 dipendenti complessivi del 2008 a n. 99 nel 2022, con un contemporaneo aumento esponenziale del lavoro e delle competenze attribuite ai comuni e ai singoli settori. In particolare l’ufficio tecnico è passato da n. 22 unità del 2018 (n. 7 amministrativi e n. 15 tecnici) a n. 14 dipendenti attuali in servizio (n. 7 amministrativi e n. 7 tecnici) a fronte di ben n. 8 progetti PNRR che vanno ad aggiungersi a tutte le incombenze relative al settore Lavori Pubblici e al raddoppio delle pratiche edilizie, sanatorie e accesso atti, registrate a seguito del Super bonus".

E ancora:

"L’Amministrazione Comunale, alla quale sono state ripetutamente fatte rilevare tali difficoltà e problematiche, ha sempre risposto che non ci sono soldi per assumere o che i concorsi si fanno ma vanno deserti. Tali giustificazioni, pur plausibili, non esonerano il datore di lavoro dall’assumersi le dirette conseguenze del malessere diffuso che si ripercuote pesantemente sulla salute dei lavoratori e dei tanti disservizi segnalati dall’utenza soprattutto nell’ultimo periodo. E a poco valgono i progetti di benessere psicofisico messi in atto dall’Amministrazione se a monte non viene  rimossa la causa stressogena, ovvero la mancanza di personale e l’enorme carico di lavoro che l’Amministrazione si ostina a ignorare. Non è sufficiente avere uno psicologo a disposizione se poi si deve lavorare per tre persone o per quattro! Servirebbe viceversa assumere personale o ridurre
drasticamente i carichi di lavoro".

Sciopero degli straordinari

Fin quando, dunque, non sarà raggiunto l'obiettivo dei dipendenti e, dunque, ottenere un numero accettabile di personale per poter far fronte all'ingente lavoro che viene richiesto, è stato proclamato lo sciopero degli straordinari.

"A seguito di tutto quanto sopra rilevato i lavoratori del Comune di Novate Milanese ed in particolare quelli dell’Ufficio Tecnico chiedono azioni concrete per rimpinguare tempestivamente le carenze di personale in organico, già sottostimate ed insufficienti e che, laddove non fosse possibile assumere altro personale, vengano trovate le risorse economiche per l’affidamento di alcuni servizi.Fino al raggiungimento di tale obiettivo i dipendenti, nel rispetto della legge sul diritto allo sciopero, effettueranno, come misura di protesta, lo sciopero degli straordinari e si riservano di mettere in atto ulteriori misure, qualora tale situazione non venisse prontamente affrontata e risolta in tempi brevi".

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