San Vittore Olona

"La Giunta si è aumentata lo stipendio, si deve dimettere"

Opposizioni sul piede di guerra: "Gesto immorale, si continua con la mancata trasparenza"

"La Giunta si è aumentata lo stipendio, si deve dimettere"
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"La Giunta si è aumentata lo stipendio, ora dimissioni": opposizioni di San Vittore Olona sul piede di guerra.

"La Giunta si deve dimettere"

"Forse sarebbe il caso che, a questo punto, sindaco e assessori prendessero la decisione più importante: le loro dimissioni, per il bene della nostra comunità prima che i loro errori diventino irreversibili con grande nocumento per tutti". E’ quanto chiedono le forze di minoranza ossia la lista Centrodestra Morlacchi sindaco di Roberto Morlacchi e Maura Alessia Pera e Per San Vittore di Paolo Salmoiraghi e Marco Zerboni. Al centro del contendere l’aumento dell’indennità della squadra di governo (al sindaco Daniela Rossi andranno 4mila euro - lordi -).
"L'aumento degli stipendi del sindaco e della Giunta è inopportuno e in tale situazione economica è perlopiù immorale - affermano le due due liste di opposizione - Si parla tanto di trasparenza ma l'aumento degli stipendi è stato taciuto in Commissione per poi comparire in sede di Consiglio comunale all'interno di una slide inerente la discussione del bilancio. Da parte nostra, in tempi non sospetti, ossia all'inizio della pandemia, avevamo chiesto a sindaco e assessori di ridursi lo stipendio dando anche la nostra disponibilità a rinunciare ai nostri gettoni di presenza ma nulla ci è mai stato detto. Noi lo stipendio ce lo eravamo diminuiti del 10% e non come dichiarato da Rossi che invece lo dice a parole ma non ha mai deliberato una sua riduzione di salario".

Le altre critiche

"La trasparenza non traspare e viene smentita in più occasioni - proseguono le due liste - Per esempio dagli organizzatori del Mercato contadino che, contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco, hanno precisato che il mancato rinnovo della convenzione è stata una scelta dell'attuale Giunta. Scelta scellerata soprattutto tenuto conto che il Comune di San Vittore era stato il fondatore e promotore di tali iniziative; il progetto infatti era stato replicato in diversi comuni limitrofi. Ma non solo: spicca, di conseguenza, l'abbandono del progetto Olona green way e la salvaguardia delle aree verdi e dei percorsi, la rinuncia di entrare in rete col festival Donne in Canto dove San Vittore fu tra i primi ad aderire, la devastante gestione della vicenda dei campi sportivi fino all'attuale situazione in cui versano i campetti di via Alfieri".
E concludono: "L'aumento delle indennità è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Questi denari di spesa corrente avrebbero potuto essere utilizzati per rimpinguare i fondi destinatari alle famiglie in difficoltà, per dare supporto ai lavoratori che hanno perso il loro impiego oppure addirittura per pagare le bollette di luce e gas considerato che in Consiglio ci è stato detto che a causa dei rincari il servizio di illuminazione pubblica potrebbe essere contingentato se non addirittura sospeso nelle ore notturne. Oppure per l'assunzione immediata di un nuovo Nonno vigile senza attendere la fine dell'anno. E' vero che gli aumenti delle indennità li ha finanziati il Governo ma, dividendoli in step da spalmare su tre anni, a meno che i fondi non li metta l'Amministrazione stessa, e quindi i cittadini".
Già nelle scorse settimane, Rossi aveva replicato: "L’aumento è previsto dal Governo, che ha riconosciuto una maggiore responsabilità per gli amministratori a partire dal 20 febbraio 2020, una quota sarà restituita dallo Stato e abbiamo già applicato la riduzione del 10%. Nessun problema per l’illuminazione pubblica".

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