Gelli: "Vincenziana, un clamoroso flop"

Il vicesindaco boccia l'esperienza di accoglienza cittadina.

Gelli: "Vincenziana, un clamoroso flop"
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Gelli: "Vincenziana, un clamoroso flop".  E' amaro il commento del vicesindaco e assessore alla Sicurezza magentino: "Mi aspettavo che i buonisti tentassero di difendere un metodo di integrazione (quello della Vincenziana), clamorosamente fallito dopo milioni di euro spesi e quattro anni in cui solo ad una piccolissima minoranza degli ospiti è stata effettivamente concessa la protezione internazionale. Il problema consiste nel fatto che tale metodo fallisce perché alla base di tutto vi è un tema che è quello prettamente economico". "

Vincenziana: le ragioni del flop

La Vincenziana "prima maniera" chiuse  all'epoca dell'Amministrazione Del Gobbo, per questioni di sicurezza e per ragioni.  "La stessa cosa accade oggi. Mi dispiace ma il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Capisco che chi per anni ha sostenuto ed appoggiato tale metodo, oggi debba difendere il fortino. Ma sta per crollare. Nella relazione della cooperativa Intrecci, mancano due dati importantissimi perché tutta la nostra comunità possa avere un quadro generale della situazione ed esprimere appieno un parere ed in particolare: quanto è stato speso per questa esperienza? Io ho ipotizzato una spesa di 5.000.000 di euro circa ma potrei essere smentito. Attendo che qualcuno lo faccia.  Di tutte le persone transitate nel centro, dopo quattro anni, quante persone hanno oggi ricevuto l'autorizzazione della preposta commissione, di poter rimanere nel nostro paese? La mancanza di questi due dati mi lascia sinceramente l'amaro in bocca. Un bilancio consuntivo che si rispetti dovrebbe mettere in evidenza questi due aspetti su cui invece si tace. Brutto segno".

Gelli sostiene il decreto sicurezza

C'è poi la nota politica: "Prendo atto però che finisce l'emergenza e la situazione emergenziale conseguente. Segno che la politica della Lega sui flussi migratori comincia a dare i suoi frutti. Criticabile o no, 100.000 sbarchi in meno nel 2018 rispetto al 2017 sono grandi numeri. Di fronte ad una Europa che se ne frega e che si ricorda di noi solo quando ci deve contestare le manovre economiche, ritengo che bene si faccia a contingentare gli arrivi, battendo in questo modo,  il traffico di esseri umani, la mafia e gli scafisti. Avanti così dunque. Io la penso così, spero sulle cifre di essere smentito ma non credo lo si possa fare; oggi è meglio una sana polemica sulla comunicazione istituzionale che far ragionare i magentini sui numeri, questi numeri", è la chiosa.

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