La decisione

Fabiana Magro ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale

Il consigliere di Cassinetta di Lugagnano se ne va in netto contrasto con il sindaco.

Fabiana Magro ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale
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Sono state consegnate venerdì 18 marzo 2022 le dimissioni da consigliere comunale della "Lista per Cassinetta di Lugagnano-Finuguerra sindaco" di Fabiana Magro.

La decisione del consigliere

Dimissioni ufficiali per Fabiana Magro, che ha voluto spiegare le ragioni di questa decisione scrivendo una lettera ai suoi colleghi in Consiglio e a tutti i cittadini di Cassinetta. A pesare maggiormente la decisione del sindaco Domenico Finiguerra di candidarsi come Consigliere della Città Metropolitana di Milano.

"Venerdì 18 marzo 2022, ho rassegnato le mie dimissioni da Consigliera per la “Lista per Cassinetta di Lugagnano-Finiguerra Sindaco”, concludendo, dopo soli 6 mesi, la mia esperienza Comunale. Fin dalle settimane immediatamente successive al nostro insediamento, all’interno del gruppo si sono venute a creare importanti divergenze generate dalla decisione del Sindaco di candidarsi a Consigliere della Città Metropolitana. Sebbene non se ne fosse mai discusso prima (nemmeno durante la campagna elettorale nella quale, al contrario, si è accusato un avversario politico di candidarsi a Cassinetta con quell’unico obiettivo), Domenico Finiguerra ha ritenuto di voler condividere con il proprio gruppo solo la decisione già presa e con il simbolo della Lista già depositato.
Aveva inoltre affermato che quella Lista era “in opposizione alla lista del Sindaco Sala”, cosa con cui non necessariamente si sarebbe stati tutti d’accordo. Non ci è stato chiesto se appoggiassimo questa scelta, non è stata intavolata nessuna discussione su questo argomento. La maggioranza dei Consiglieri (tra i quali io) hanno deciso di non sostenere questa candidatura sia per la scelta in sé sia per le modalità con le quali la stessa ci era stata comunicata. Verso l’opinione pubblica la candidatura (e la successiva elezione) a Consigliere di Città Metropolitana è stata dichiarato aver fini nobili, di salvaguardia del paesaggio e opposizione alla tangenziale; mi chiedo, quindi, come possa esser capitato che della risposta del Ministero ad una interrogazione parlamentare della scorsa settimana su questo argomento, il Sindaco ne sia venuto a conoscenza solo da segnalazioni arrivategli dai social network.

Purtroppo, da quell’episodio si sono create dinamiche irreversibili, evidentemente innescate dal Sindaco con un messaggio che ha inviato alla chat del gruppo e nel quale ha definito “traditori” (oltre a tutta un’altra serie di colorite accuse) i quattro consiglieri che hanno deciso di non sottoscrivere la sua candidatura.
Accuse sostenute da coloro che per loro stessa dichiarazione non sono interessati ad alcun aspetto politico ma “solo a far bello il Paese”: sentimento nobile, che credo trovi però collocazione più corretta in chi sceglie il ruolo di volontario civico, piuttosto che a chi ricopre il ruolo di Consigliere Comunale. Le mie dimissioni sono solo l’ultima di un consistente numero di defezioni che il nostro gruppo ha visto in questo anno, anche di persone “di peso”, che fin dai primi giorni hanno contribuito alla formazione di questa Lista Civica; anche di chi ricopriva il ruolo di Gapogruppo, Roberto Pisati. Nonostante questo, si è ritenuto di non voler affrontare in modo serio e costruttivo il problema, preferendo l’isolamento dei “traditori” alla discussione. Credo ci sia qualcosa di sbagliato in un gruppo che rigetta la discussione, che si infastidisce quando vengono sollevati argomenti “scomodi” rispetto ad una visione unica, ma questo è ciò che io ed altri Consiglieri abbiamo toccato con mano numerose volte.
Il dialogo è venuto a mancare sempre, non solo sulla Città Metropolitana, anche su altri argomenti di rilievo: la posizione del Sindaco sul Green Pass (di cui siamo venuti a conoscenza solo dai social), la decisione di chiudere le scuole dopo la pausa natalizia (in contrapposizione alle decisioni Governative).

Anche a seguito delle mie dimissioni non è nata alcuna discussione nel gruppo, tentando invece di far
passare il messaggio che io avessi già deciso da tempo di intraprendere questa strada, cosa completamente falsa. Per quanto io abbia provato a lavorare (fino al giorno stesso in cui l’ennesimo episodio accaduto mi ha portato a prendere una decisione definitiva) sulle deleghe che mi sono state assegnate, ad un certo punto non ho potuto far altro che constatare un evidente ostruzionismo. Ritengo corretto chiarire quale sia la ragione che mi ha portato ad una decisione sofferta, quale sia il clima che aleggia nel gruppo di maggioranza e dare una risposta alla cittadinanza e a chi ha voluto esprimere la propria preferenza per la mia persona.

Ringraziando per l’attenzione, porgo saluti cordiali.

Fabiana Magro"

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