Eco vigile: l'assessore Pistone risponde alle critiche dell'opposizione
La Polizia locale di Bollate da anni ha istituito un servizio di contrasto agli illeciti ambientali
Dopo le critiche sollevate dalle opposizioni in Consiglio a Bollate nei confronti degli Eco vigili, l'assessore all'Ambiente Emilia Pistone ha voluto rispondere difendendo l'operato degli agenti.
Eco vigile: l'assessore risponde alle critiche dell'opposizione
La Polizia locale di Bollate da anni ha istituito un servizio di contrasto agli illeciti ambientali. Tale attività è stata intensificata negli ultimi tempi per volontà dell'Amministrazione comunale, che reputa prioritario contrastare quei comportamenti che causano danni all'ambiente e generano costi inutili di recupero e smaltimento per la comunità bollatese.
"Le critiche sollevate dalle opposizioni sono stucchevoli in quanto sminuiscono un'attività complessa che va ben oltre il semplice sanzionare l'errore nel conferimento dei rifiuti da parte dei condomini - ha affermato l'assessore - Questo è solo un aspetto parziale di quanto viene quotidianamente svolto dal Comando di Polizia locale di Bollate sul tema degli illeciti ambientali. Altre attività sono, ad esempio, il controllo degli autocarri che trasportano i rifiuti per verificare l’iscrizione all'Albo nazionale dei gestori ambientali e il possesso dello specifico formulario dei rifiuti. Requisiti che assicurano la tracciabilità e il corretto smaltimento. Solo nel 2023 sono state trasmesse alla Procura della Repubblica 8 comunicazioni di notizia di reato per questo illecito penale. La Polizia locale si occupa, poi, di ricercare i responsabili degli abbandoni lungo le nostre strade, spesso di campagna, di rifiuti ordinari o speciali, avviando indagini che in divere occasioni hanno portato ad individuare i trasgressori".
"Non per fare cassa ma per tenere pulita la città"
"Le sanzioni elevate ai sensi del Testo unico ambientale, cosi come le denunce penali non portano introiti al Comune, in quanto le prime sono incassate da Città Metropolitana mentre le eventuali condanne a pene pecuniarie in sede di giudizio penale sono incassate dallo Stato. Infondata, dunque l'argomentazione delle opposizioni secondo le quali il Comune contrastata questi comportamenti scorretti per "fare cassa". Ulteriore attività, il controllo della raccolta differenziata dei rifiuti domestici che, se erronea, può portare a sanzioni da 150 euro, come previsto dal Regolamento urbano. Solo in questo caso le sanzioni vengono incassate dal Comune. Le opposizioni dovrebbero essere ben contente che l'Amministrazione è impegnata nel migliorare il servizio di raccolta differenziata, dato che i costi di smaltimento sono pagati da tutta la collettività attraverso il versamento della Tari. Chi getta, ad esempio, il rifiuto organico nel secco indifferenziato, oltre a determinare un problema di salubrità pubblica, genera dei costi aggiuntivi per il Comune poichè lo smaltimento è un costo mentre il materiale correttamente differenziato genera un guadagno. Contrastare questi comportamenti significa fare il bene per la comunità e per l'ambiente".