Discarica Solter: autorizzazione per la cava sempre più vicina

Città metropolitana comunica ai Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo di ritenere accoglibili le aree compensative proposte da Solter.

Discarica Solter: autorizzazione per la cava sempre più vicina
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Discarica Solter, la Città metropolitana di Milano ha comunicato, giovedì 17 ottobre, con una nota indirizzata ai Comuni, che le aree compensative proposte risultano accoglibili.

Discarica Solter, la nota di Città metropolitana

Le aree compensative proposte da Solter risultano accoglibili per Città metropolitana.

Una presa di posizione espressa al termine di un incontro avvenuto tra i tecnici milanesi martedì 15 ottobre e comunicata ai Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo nel pomeriggio di giovedì 17 ottobre, senza che sia stato siglato un accordo tra la società Solter e il Parco del Roccolo, direttamente interessato.

L’autorizzazione al progetto di discarica potrebbe dunque acquisire efficacia e la sindaca di Busto Garolfo, Susanna Biondi, proprio non ci sta.

La comunicazione di Biondi

«Città metropolitana ritiene che vi siano le condizioni giuridiche per considerare ottemperata la prescrizione nr. 10 dell’autorizzazione integrata ambientale di R.G. 7639/2017 del 20/09/2017 e procedere all’accettazione delle garanzie finanziarie prestate dall’impresa Solter s.r.l. in data 18/12/2018».

Queste sono le parole contenute nella nota di Città metropolitana ricevuta dai Comuni, citate su Facebook dalla stessa prima cittadina bustese (post riproposto anche dall’account ufficiale del Comune di Casorezzo), che annuncia: «Questo atto potrebbe rendere efficace l’autorizzazione del progetto della discarica di rifiuti speciali nelle cave di Casorezzo. Noi continueremo ad opporci con tutte le azioni e gli strumenti a nostra disposizione. A breve sarà convocata un’assemblea pubblica: abbiamo bisogno del sostegno e dell’impegno di tutti voi».

Il commento della sindaca

«Città metropolitana non ha ancora accettato le fideiussioni - ha spiegato Biondi -, ma ci dice che le aree indicate potrebbero avere le caratteristiche adeguate per essere accolte; è quasi un annuncio.

La normativa però prevede che ci sia un accordo tra il Parco e Solter e l’accordo non c’è, quindi non si potrebbe accogliere proprio nulla».

All’incontro (del 15 ottobre) dal quale è scaturita la nota «incriminata» non ha partecipato alcun politico o rappresentante del territorio, ma solo tecnici.

«Se l’area va bene o non va bene lo decide il Comitato di coordinamento, cioè i sindaci del parco, non un tecnico - ha commentato la sindaca di Busto -. Questa è una nota stonata, che ci preoccupa.

Tra l’altro, la nota conclude affermando che, se il direttore del Parco avesse avuto qualche controdeduzione, l’avrebbe dovuta presentare entro venerdì 18 ottobre. Il direttore, nel caso, comunica le linee definite dal Comitato di coordinamento, ma comunque il protocollo è arrivato giovedì 17 alle 17. Un giorno per presentare controdeduzioni? Quei tempi sono ridicoli.

Oggi (venerdì 18, ndr), infatti, abbiamo già risposto che per le nostre controdeduzioni si parla almeno di 15 giorni».

E, nel caso di un’ipotetica futura decisione negativa, Biondi spiega: «Se verremo scavalcati in questa maniera, chiaramente interverremo. Comunque, indipendentemente da questo atto, noi continueremo ad opporci in tutti i modi. Il territorio quella discarica non la vuole».

La mobilitazione del Comitato antidiscarica

Anche il Comitato antidiscarica di Busto Garolfo e Casorezzo ha già pensato di attivarsi. Il gruppo ha organizzato una protesta per mercoledì 23 ottobre a Milano, davanti alla sede di Città metropolitana.

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