La polemica

Dairago, l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco

L'incendio alle elementari di Dairago fa ancora discutere. A un anno di distanza l'opposizione chiede il passo indietro di Rolfi: ecco perché.

Dairago, l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco
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Il gruppo di opposizione Insieme per Dairago chiede le dimissioni della Giunta di Paola Rolfi dopo il rogo alle elementari avvenuto ormai più di un anno fa.

Dairago: perché l'opposizione chiede le dimissioni del sindaco

Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2019, un incendio aveva interessato la scuola elementare dairaghese di via Suor Chiara Tribolo. Era stato appurato che il fuoco si era originato nella casetta di Babbo Natale - installata, in prossimità della scuola, dalla Pro loco, nel mese di dicembre - ma non era stato possibile identificare la specifica causa dell’incendio, che ha causato 90mila euro di danni.

La richiesta dell'assicurazione

I 90mila euro di danno sono stati poi liquidati dall’assicurazione del Comune. Nella quietanza, però, compare una clausola in cui si dispone che l'assicurato (il Comune) cede alla società solvente (l’assicurazione), fino all'ammontare dell'importo liquidato, ogni diritto di rivalsa nei confronti dei terzi responsabili, diritto espressamente escluso (salvo in caso di dolo) dalla polizza originaria (che scadrà ad aprile) e che permette alla società di agire contro chiunque sia ritenuto responsabile dell’evento dannoso. La società ha così deciso di agire nei confronti della Pro loco, chiedendo che l’associazione versi i 90.790 euro risarciti al Comune.

La richiesta di dimissioni di Insieme per Dairago

Da qui, sorge la polemica sollevata dal gruppo consiliare di minoranza Insieme per Dairago. "Il contratto prevedeva un’altra cosa e l’hanno, di fatto, modificato - ha dichiarato il capogruppo, Massimiliano Rampazzo - Il motivo per cui l’abbiano fatto poco importa. Se l’hanno fatto apposta, l’hanno fatto per distruggere il paese, mentre, se è una disattenzione, questo dimostra di nuovo la loro incompetenza. È un atto sconsiderato da ogni punto di vista. Chiediamo quindi che prendano atto della situazione e che rassegnino le dimissioni".

La risposta del primo cittadino e l'approfondimento della questione sul numero di Settegiorni Legnano-Altomilanese in edicola da venerdì 28 febbraio e sul nostro sfogliabile.

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