Corteo del 25 Aprile senza "Bella Ciao", l'Anpi: "Assurdo"
E' polemica dopo il corteo in paese che non ha visto suonare lo storico canto di liberazione

Corteo del 25 Aprile a San Vittore Olona senza "Bella Ciao", la protesta dell'Anpi.
Corteo del 25 Aprile senza "Bella Ciao", protesta l'Anpi
Un corteo del 25 Aprile senza "Bella Ciao". E' quello che è andato in scena a San Vittore Olona. Come tutti gli anni c'erano le autorità comunali, con in testa il sindaco Marco Zerboni, quelle religiose, le associazioni, i bambini delle scuola e la banda. Prima l'alzabandiera di fronte al municipio, poi il corteo per le vie cittadine fino al cimitero dove si sono svolti i discorsi. La banda ha eseguito unicamente "Il Piave", "Il silenzio" davanti al Monumento dei Caduti e l'Inno di Mameli. Niente "Bella Ciao", tanto che la sezione dell'Anpi presente l'ha intonata un paio di volte durante il corteo. "Purtroppo non è stato qualcosa accaduto solo a San Vittore Olona e questa cosa è preoccupante - afferma Lucia Bertolini dell'Anpi San Vittore - E' stato un'assurdità 'vietare' Bella Ciao in quanto, come noto, si tratta oramai di un canto diffuso in tutto il mondo per chiedere libertà dall'oppressore. Non sappiamo dire se ci sia stato un divieto o meno, noi l'abbiamo cantata perchè andava fatto! Siamo amareggiati perchè il quadro generale del 25 Aprile celebrato in Italia non è stato affatto dei migliori. Siamo dell'idea che Bella Ciao sarebbe stata perfettamente coerente anche con il lutto nazionale e Papa Francesco l'avrebbe cantata pure lui".
La posizione di Alpini e Comune
"Noi, nelle vesti di cerimonieri, dobbiamo occuparci di come si sfila - ribattono dal Gruppo alpini - Nei giorni precedenti al corteo ci siamo informati a Milano e il protocollo del lutto nazionale prevedeva un corto con il passo coi tamburi, il Silenzio e l'Inno di Mameli. Il Piave è l'inno ai Caduti. Abbiamo quindi seguito la direttiva della Prefettura stabilita in caso di lutto nazionale". "Il corteo doveva avere sobrietà, senza festeggiamenti - aggiunge il sindaco - La festa di Liberazione non è la festa di un partito o di un colore ma di un popolo. L'Anpi protesta? Il 25 Aprile non è la loro festa. Si è celebrata al meglio la Liberazione dalla dittatura nazifascista".