il commento dopo le polemiche

Corso di arabo a scuola: il commento di Abbiategrasso attiva

La lista civica Abbiategrasso Attiva considera il dialogo e la conoscenza delle culture fondamentale per l’integrazione

Corso di arabo a scuola: il commento di Abbiategrasso attiva
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Sulle polemiche riguardanti il corso di arabo presentato alle scuole di Abbiategrasso è voluta intervenire anche Abbiategrasso attiva: "Si tratta del terzo anno che viene proposto".

Corso di arabo a scuola: il commento di Abbiategrasso attiva

"In questi giorni si è accesa una accesa diatriba scaturita da alcune dichiarazioni di esponenti politici di primo piano del centrodestra - fanno sapere da Abbiategrasso attiva - A innescare la polemica, l’iniziativa dell’Istituto Bachelet di Abbiategrasso, un corso avanzato, su base volontaria, di introduzione alla lingua araba e, per chi vorrà, il laboratorio di hijab, con la collaborazione di studenti arabofoni. Tra l’altro è il terzo anno che viene proposto, con una buona risposta tra gli studenti. La lista civica Abbiategrasso Attiva considera il dialogo e la conoscenza delle culture fondamentale per l’integrazione e, che essa, debba avvenire partendo soprattutto dalle generazioni più giovani, nell’ottica dell’arricchimento del proprio bagaglio culturale per il loro futuro nella società, come cittadini".

Un corso extracurriculare per conoscere nuove culture

"Riteniamo che la cultura italiana e l’educazione civica dovrebbero essere già essere insegnata nella scuola pubblica; così un corso extracurriculare per conoscere altre culture non può che essere ben visto - continuano gli esponenti della lista civica - Tanto più che anche la comunità albanese ha richiesto, a suo tempo, il permesso di fare un’ora a settimana di lingua albanese all’istituto Terzani ed è stata accordata. Inoltre, il Ministero della Difesa ha allo studio un percorso per cittadinanza agevolata con il servizio militare. Una delle possibili novità nel piano di adeguamento del nostro strumento militare approntato dal Ministro Crosetto e dallo Stato Maggiore della Difesa. Dunque, due pesi e due misure. Forse questi fatti vanno ricordati ai politici locali, regionali e nazionali, acchiappa click elettorale pre-elezioni europee. A questo punto parlateci anche di Paneuropa e del piano Kalergi. Tutto questo, come cittadini impegnati nella politica ci porta a fare una più ampia riflessione sul concetto di integrazione, sulla conoscenza degli usi e costumi di persone con una cultura differente, sul futuro della società; che comincia nelle piccole realtà locali. La conoscenza dell’altro è arricchimento".

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