Cerro Maggiore

"Consigliere in dialisi, nessun rispetto": l'opposizione abbandona il Consiglio

Protesta di tutte le forze di minoranza: "Chiedevamo solo di non fissare la seduta nel giorno in cui Alberti è in ospedale per le cure"

"Consigliere in dialisi, nessun rispetto": l'opposizione abbandona il Consiglio
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"Consigliere in dialisi, nessun rispetto dalla maggioranza": è bufera a Cerro Maggiore con l'intera opposizione che ha lasciato il Consiglio comunale.

"Consiglieri in dialisi, nessun rispetto"

Tutta l'opposizione, formata da Franco Alberti (indipendente) e dalle liste Insieme con Antonio Lazzati (di Antonio Lazzati e Calogero Mantellina), Bene Comune (di Piera Landoni e Massimo Banfi) e il Movimento 5 Stelle (di Edoardo Martello), stasera, ha abbandonato il Consiglio comunale. L'intera minoranza aveva chiesto alla maggioranza di rinviare la seduta: "Non è la prima volta che Alberti (oggi all’opposizione in quanto ha lasciato la maggioranza del sindaco Nuccia Berra a giugno 2020) chiede cortesemente al sindaco, a voce e tramite mail, di non convocare le sedute di Consiglio comunale il lunedì sera in quanto, proprio ogni lunedì e venerdì sera di ogni settimana dell’anno fa la dialisi - spiegano dall'opposizione - Immaginate l’incredulità, in primis del consigliere Alberti e in seguito nostra nel leggere, nero su bianco, la risposta del sindaco che, negando lo spostamento e mantenendo la seduta di Consiglio per il lunedì 26 aprile, ha impedito, di fatto, al consigliere di partecipare alla seduta stessa. Seduta per la quale Alberti aveva presentato e sottoscritto due interrogazioni e una mozione!".

La posizione del sindaco

"Questo il contenuto della risposta fornita da Berra ad Alberti: 'Gentile Franco, la tua richiesta è in evidenza e sicuramente quando riprenderemo a convocare il consiglio comunale in presenza, ne terrò conto, compatibilmente con l’organizzazione dell’ente” - ricordano dalla minoranza - La qual cosa suonerebbe beffarda se son fosse che è rivolta ad una persona colpita da una malattia cronica, invalidante e dolorosa e che ha tutto il diritto di adempiere al proprio dovere istituzionale nei confronti delle persone che lo hanno eletto e dell’istituzione che rappresenta. Un pesante sgarbo, quello inferto da Berra nei confronti dell’uomo e del consigliere comunale. Un gesto meschino e fortemente antidemocratico pensiamo noi, consiglieri di minoranza, anche perché episodi di questo tipo si ripetono frequentemente da parte di una maggioranza, a nostro parere, sorda, arrogante, priva di senso istituzionale e, soprattutto, di umanità".
E ancora: "Peraltro, lo spostamento della seduta avrebbe consentito a chi lo avesse desiderato di partecipare alla santa Messa del lunedì sera legata alla Festa del Crocifisso. Per i cerresi una tradizione secolare".

La scelta di lasciare la seduta

"Per questo motivo, questa sera, dopo che ci è stata respinta al mittente la richiesta di rinvio della seduta (che non è stata neppure messa ai voti, ma respinta a insindacabile decisione del vicesindaco Antonio Foderaro) per consentire ad Alberti di parteciparvi, seppure a malincuore (dal momento che avevamo presentato anche delle interrogazioni, abbiamo deciso di abbandonare l’aula in segno di solidarietà e di rispetto nei confronti del consigliere Alberti e dell’istituzione tutta. - spiegano Alberti, Insieme con Antonio Lazzati, Bene Comune e M5S - Non abbiamo mancato di chiedere ai consiglieri di maggioranza lo stesso rispetto per il ruolo di responsabilità che ricoprono. Una richiesta caduta però nel silenzio, interrotto solo dalle parole degli assessori alla Sicurezza Alessandro Provini e di quello allo Sport Daniel Di Bisceglie sostenitori della tesi che, essendo la seduta in videoconferenza, Alberti avrebbe potuto parteciparvi dall’ospedale durante la dialisi! Un gesto forte e netto per sottolineare che il limite è stato da tempo superato, se una Giunta si può permettere di amministrare un paese, a colpi di propaganda e in dispregio alle più elementari regole democratiche e alla dignità delle persone.  A tale proposito abbiamo presentato, come minoranza tutta, un’interrogazione in merito alla decisione di realizzare una struttura vaccinale all’interno degli spazi del Multisala, peraltro fruita più dai cittadini di altri comuni che non dai cerresi e dai cantalupesi che si vedono costretti a recarsi a Milano o altrove a parecchi km da casa con disagio, sia per quanto riguarda l’accompagnamento, sia per i costi economici e fisici legati all’età e alle condizioni fisiche ed economiche. Nell’interrogazione chiediamo inoltre se i costi previsti dalla convenzione sottoscritta fra Comune e Asst siano suddivisi tra i tanti comuni che ne fruiscono o siano tutti a carico del comune e quindi dei cittadini cerresi e cantalupesi. E infine, poiché sappiamo che la propaganda è il tratto distintivo di questa amministrazione, ci si chiede quale ruolo svolgano il sindaco e gli assessori con la loro costante presenza presso il centro vaccinale (ossia una struttura sanitaria) non certo un ruolo sanitario o di volontariato autorizzato. Non ci risulta che altre figure possano essere ammesse in presidi anti Covid".

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