Al suo posto un centro polifunzionale

Chiude la materna di Zelo, si infiamma il dibattito

Chiude la materna in località Zelo Surrigone, al suo posto un centro polifunzionale. Andrea Cipullo, sindaco di Vermezzo con Zelo, spiega i motivi del progetto. Contro il quale prende posizione Stefania Centonze, presidente del Comitato Genitori

Chiude la materna di Zelo, si infiamma il dibattito
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Chiude la materna in località Zelo Surrigone, al suo posto un centro polifunzionale. Andrea Cipullo, sindaco di Vermezzo con Zelo, spiega i motivi del progetto. Contro il quale prende posizione Stefania Centonze, presidente del Comitato Genitori.

Chiude la materna di Zelo, si infiamma il dibattito

Addio scuola materna in località Zelo Surrigone, al suo posto un centro polifunzionale. Il progetto, come raccontato da Settegiorni e primamilanoovest.it, rientra nel piano delle opere triennali dell'Amministrazione comunale ed è previsto per il 2022, per un milione e 500mila euro. La proposta sta già facendo discutere.

Il sindaco Cipullo: “Ecco il nostro progetto”

Con il proposito di fare chiarezza, il sindaco Andrea Cipullo ha diffuso una nota. Questo il testo:

Credo che sia normale che in un paese nuovo nato per scelta dei cittadini bisogna pensare ad ottimizzare le risorse e potenziare al meglio i servizi per tutti i cittadini. Creare un unico polo scolastico significa assicurare (dal punto di vista strutturale, perché le scuole fanno già parte di un unico istituto comprensivo) servizi di qualità in ugual modo a tutti i bambini e ragazzi che lo frequentano. Ad oggi i bambini che frequentano l’asilo di Zelo consumano un pasto che non viene cucinato in loco, ma trasportato, inoltre con un numero di adesioni ridotte di alunni è complicato assicurare servizi come il pre e post scuola.

Il cambiamento sarà repentino?

Assolutamente no: attualmente sono stati messi a bilancio i fondi per procedere con la progettazione e l’ampliamento del plesso scolastico (aule, spazi comini, mensa) della materna di Vermezzo che ospiterà tutta la sezione dedicata alla scuola dell’infanzia.

Ma è ovvio che non possiamo ragionare come se avessimo due paesi separati ora che siamo un unico comune. Stiamo parlando di servizi che comunque sono facilmente raggiungibili da qualsiasi parte del nostro paese, inoltre non credo che la distanza abbia mai rappresentato un problema dal momento che tutti i bambini devono frequentare la scuola primaria a “Vermezzo”.

La creazione di un centro polifunzionale è un punto fondamentale nel nostro programma elettorale: creare un luogo di aggregazione, una sede per la scuola di musica, per la manifestazione pubbliche, dare spazio a tutte le associazioni culturali che operano sul territorio e dedicare un luogo al Museo . Ad oggi è un luogo di cui si sente la necessità: non abbiamo un luogo che possa ospitare recite o eventi scolastici, concerti, spettacoli teatrali, manifestazioni pubbliche.

La biblioteca sarà una sola, un unico centro di risorse in grado di poter supportare le richieste di un luogo adatto sia a grandi che piccoli. Non possiamo dopo la fusione pensare ancora a Vermezzo e Zelo come due entità separate. È inevitabile,affinché la fusione si realizzi davvero, dover pensare a come potenziare al massimo strutture e servizi per valorizzare al meglio le risorse del nostro territorio.

Centonze (Comitato Genitori): “Progetto non utile e calato dall'alto”

Tra le voci che si sono levate contro il progetto, quella di Stefania Centonze, presidente del Comitato Genitori dell'istituto Rodari, che comprende tutte le scuole di Vermezzo con Zelo. Centonze parla di una “scelta senza precedenti, e lo dico con la più grande delusione come genitore ma anche come presidente del Comitato Genitori”. Centonze teme che la scelta porterà a cementificazioni alla scuola di Vermezzo per fare spazio ai 40 bambini che accoglie la struttura zelese, lavori che porteranno a sacrificare “un bel pezzo di quel giardino che per tempi ha consentito alle famiglie di partecipare alle uniche feste di fine anno. Questo considerando il fatto che già attualmente le famiglie della scuola di Vermezzo non possono partecipare alle feste di Natale dei bambini perché si considera non adeguatamente sicuro” rispetto al numero di partecipanti.

Ed ancora, un plesso in meno “comporta inevitabilmente meno organico scolastico, pi turnazioni sul locale mensa, depotanziamento del valore strutturale e sociale”. Questo perchè “quaranta bambini che ogni giorno, oggi, con gli adeguati spazi sia nel giocare, sia nel mangiare, hanno contribuito in quella zona di Zelo a far vivere la comunità son un fattore che non ha prezzo, o economie di scala”.

Centonze aggiunge: “Non ci credo che il Comune unificato di Vermezzo con Zelo non abbia altre strutture che possa dedicare alla cultura”. Ed ancora: “Per un esponente di un organo come il Comitato Genitori è un duro colpo apprendere questa notizia dai social o dagli articoli. In tutto le riunioni fra comitato genitori e amministrazione mai si è stati informati di tale decisione. C'è chi afferma che questo progetto migliorerà la nostra comunità, ma io penso che sarebbero state opportune altre scelte, che non conducano oggi ad avere ancora delle toppe nella nostra scuola primaria”.

Spiega Centonze: “Mancano aule multisensoriali, mancano aule dedicate alla musica, mancano le necessarie aule per la semplice accoglienza di bimbi Bes, Bambini con bisogni educativi speciali”. La presidente conclude: “Devo dire che sento poco il sentimento di gioia di fronte alla chiusura di un plesso scolastico per dare spazio a quel silenzio che fino ad oggi è stato rotto dalle urla di gioia e di felicità di quei bambini contenti di andare nella loro scuola rossa”.

Quindi, un commento alle parole del sindaco di Cipullo: “Evitiamo per favore di continuare a ribadire che la chiusura di un plesso nella zona di Zelo affermerà la maggior unificazione di due paesi che si sono già sposati”.

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