Cara mensa: aumenta del 10%

Polemica sugli aumenti che peseranno sulle famiglie.

Cara mensa: aumenta del 10%
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Le tariffe dei servizi parascolastici impennano del 10% e la polemica d’estate è servita. Alcuni genitori nell’iscrivere i propri figli a mensa, pre e post scuola per l’anno scolastico 2018-2019, hanno notato che le cifre sono schizzate verso l’alto, storcendo il naso.

Mensa più cara: fu deciso in aula

Un tema passato sotto silenzio nell’autunno 2017, quando la manovra era stata messa «nero su bianco» nel bilancio previsionale, di fatto mai discusso dalle minoranze che abbandonarono l’aula. Oggi è il capogruppo Fulvio Rondena a sollevare il problema: «E’ vero, questa cosa non balzò all’occhio in fase di previsionale, ma per il semplice fatto che si arrivò a discutere un tema importante come il bilancio alle 23,30, nel corso di un Consiglio comunale fiume. La commissione era stata convocata due giorni prima, i documenti arrivati nel limite dei tempi tecnici senza lasciarci il tempo di leggere, capire, interrogare l’assessore».

L'affondo del Pd

 

Però gli aumenti ci sono e si faranno sentire sulle tasche dei cittadini. «Tempo fa, il sindaco, rispondendo a una nostra provocazione, negò che gli aumenti sulla tassa rifiuti all’impresa fosse colpa sua. Aveva ragione, era pregressa, Ma questa volta gli aumenti li ha voluti lui. E’ una chiara scelta politica – è l’affondo di Rondena -. Ecco l’ennesima balla politica del nostro sindaco, che aumenta le tariffe e ci fa pagare di più per gli stessi servizi. Siamo tra i Comuni più cari in zona, anche sul fronte degli oneri di urbanizzazione». Rondena, che sfidò Ballarini per la fascia tricolore due anni fa, attacca l’inossidabile macchina del consenso dell’avversario: «Si va a caccia di nuove entrate per poi erogare i bonus, fare grigliate, risotti e spaghettate. Tutto ciò poi ha un conto da pagare: eccolo». Insomma, aumenti e multe a raffica «per finanziare eventi e sistemare tutto con una salamella, che ha il potere di fare dimenticare gli esborsi più alti alla gente».

La replica del sindaco

Sugli aumenti il sindaco non si scompone: «Col caldo, ci si accorge improvvisamente di un aumento deliberato a novembre scorso? - replica -. Nessuno ha contestato la scelta in fase di bilancio, ma se qualcosa non andava andava segnalato nei luoghi preposti». Insomma la minoranza doveva resistere e discutere in aula, non recriminare mesi dopo. Ma il sindaco entra nel merito delle tariffe: «Sulla base di cosa si dice che Corbetta fa pagare più di altri Comuni? E soprattutto in relazione a che tipo di servizio? Se con due euro al giorno, un genitore che lavora lascia suo figlio in un luogo sicuro dove può fare molte attività, credo sia un valore aggiunto rispetto al classico “parcheggio”».

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