Polemica

Cantiere nella ex Babycresci, interviene Unione Popolare

Il gruppo politico di Rho attacca l'Amministrazione comunale: "I 3500 mq previsti per un nuovo polo logistico sono più che raddoppiabili".

Cantiere nella ex Babycresci, interviene Unione Popolare
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Cantiere nella ex Babycresci, continuano le polemiche sul progetto del nuovo polo logistico di Rho. A replicare all'Amministrazione comunale è ora il gruppo "Unione Popolare" che, nella giornata di mercoledì 13, ha distribuito volantini per commentare la trasformazione urbanistica.

Cantiere nella ex Babycresci, interviene Unione Popolare

Come Unione Popolare veniamo citati dell’Amministrazione comunale per un nostro comunicato in merito al cantiere nella ex Babycresci, ma sospettiamo di non essere stati realmente letti. Quanto abbiamo sollevato è perfettamente dimostrabile, ragione per cui abbiamo volantinato in questi giorni nel quartiere Stellanda, riproducendo sul volantino il testo della convenzione tra il Comune e “Immobiliare di Rho”. Ma la nostra denuncia comprendeva anche l’imminente edificazione di nuovo residenziale dalla parte opposta del quartiere in area ex CMR.  I 3500mq previsti per un nuovo polo logistico nella ex Babycresci sono più che raddoppiabili. Ciò è previsto all’art 7, punto 3, pag 17, con una formula, inusualmente chiara e ben poco burocratese, racchiusa tra parentesi.  È altresì consentito, con altrettanta chiarezza, nel precedente art 3, punto 1, comma C, pag 7. Nell’area ex CMR invece ci sarà un nuovo progetto, d’imminente pubblicazione, che a detta de “La Ducale”, ospitata sulle pagine Facebook del comune, prevede un nuovo quartiere con 10000mq di verde. Praticamente è l’unico numero che forniscono. Però: Il vecchio Piano Integrato d’Intervento, datato 2015, contemplava ulteriori 560 appartamenti per 1400 nuovi residenti, allocati in 140100 mc, sviluppati su una SLP di 46700mq (pag 17 e 18) secondo il criterio dei tre metri virtuali. Membri della Giunta affermano che il nuovo progetto sarà diverso. Benissimo, tuttavia le schede di indirizzo del PGT, approvate nel 2022, ben sette anni dopo, consentono ancora una SLP di 46000mq, rendendo legittimo un Piano per 138000mc. Praticamente altri cinque palazzi della vicina Via Capuana, che si affacceranno impattanti sulla prospettiva della Villa Burba. Il quartiere non merita questi ulteriori scempi urbanistici, anche se i numeri rimanessero quelli riportati dal comunicato dell’Amministrazione comunale. Tantomeno che una cosa cominci male e finisca peggio.

 

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