Bicipark a pagamento: "Si tratta di una scelta politica"

Bicipark a pagamento: "Si tratta di una scelta politica"
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Il Pd interviene sulla questione del bicipark a pagamento tramite l'ex assessore di Abbiategrasso Emanuele Granziero

Granziero contro Albetti sul bicipark a pagamento

Sta facendo molto discutere la questione del canone di 40 euro introdotti dall'Amministrazione per coprire le spese del bicipark alla stazione di Abbiategrasso. Nel servizio in edicola oggi, 22 febbraio, ne abbiamo discusso sollevando anche il problema del parcheggio auto, che potrebbe anch'esso tornare a pagamento.

L'ex assessore e attuale capogruppo Pd Emanuele Granziero, al quale si deve la realizzazione del bicipark, ci fa avere un suo intervento in merito alla questione: "Ho di recente denunciato un’assoluta mancanza di visione complessiva della città, da parte dell’amministrazione Nai - Albetti, in merito alla mobilità ed in particolare alla mobilità sostenibile.
L'attuale maggioranza che governa la città ha infatti ereditato strumenti efficaci in tal senso, ma purtroppo li considera solo un mero adempimento amministrativo da assolvere alla scadenza e non una valida opportunità politica. Aderiamo ormai da anni al circuito internazionale di Cittaslow, a cui si ispirano numerose città vicine e lontane da noi, ma tutte tese a garantire il buon vivere e la salute dei cittadini con l'introduzione di regole di salvaguardia.
L'attuale amministrazione, invece, manca di lungimiranza e non si pone questo problema".

"Abbiamo riportato il bicipark all'attenzione del Consiglio comunale"

"Se il Partito Democratico non avesse presentato una specifica interrogazione in Consiglio Comunale - continua Granziero -, il Bicipark sarebbe ancora lì abbandonato a se stesso e nessuno se ne farebbe carico (basta dare un'occhiata al suo interno per verificarne lo stato precario a quasi due anni dall'insediamento dell'attuale amministrazione).  Nella Commissione Consiliare convocata su questo tema ho ribadito ciò che ho sempre sostenuto in tale sede nella precedente consiliatura: non si può prescindere da un percorso condiviso con gli utenti e le associazioni interessate, prima di stabilire, dopo il periodo di sperimentazione, le modalità e le regole di utilizzo del servizio.
Ovviamente sempre in un’ottica di incentivo di politiche di mobilità “dolce”. Ho detto che ero d’accordo sul far pagare il servizio, ma condividendo con le associazioni l’importo e le modalità, quindi senza correre il grave rischio di disincentivare il prezioso uso della bicicletta. Nell’attuale Commissione Consiliare ho rimarcato all’assessore Albetti che, in assenza di un percorso condiviso con la città, l’onere dell'introduzione di un costo a carico degli utenti sarebbe ricaduto su una sua ben precisa responsabilità politica. E così è stato".

Nel prossimo numero di Settegiorni ci saranno ulteriori approfondimenti sul tema.

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