il commento dei consiglieri di opposizione

Arretramento capolinea autolinee Z602 e Z603: bocciata la mozione da Città metropolitana

"Ci aspettavamo – proseguono Colombo e Cucchi – maggiore disponibilità da parte del Consiglio Metropolitano ad accogliere una battaglia condivisa, sovracomunale"

Arretramento capolinea autolinee Z602 e Z603: bocciata la mozione da Città metropolitana
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I consiglieri di Città metropolitana Raffaele Cucchi e Christian Colombo hanno commentato la bocciatura della mozione riguardante l'arretramento del capolinea delle linee Z602, Z603 e Z6C3 che partono da Legnano e che arrivavano a Milano Cadorna, ma che a breve arriveranno solo fino a Molino Dorino.

Arretramento capolinea autolinee Z602 e Z603: bocciata la mozione da Città metropolitana

"Oggi in Consiglio della Città Metropolitana – dichiarano i consiglieri Colombo e Cucchi – abbiamo finalmente portato in discussione la nostra mozione per chiedere al Sindaco Sala e a tutta l’aula un impegno formale nei confronti dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale per rivedere la decisione, prevista già nel piano di bacino del 2019, di arretrare da Milano Cadorna a Molino Dorino il capolinea delle linee Z602, Z603 e Z6C3. La nostra proposta, sostenuta anche da tutto il centrodestra metropolitano, è stata bocciata dal centrosinistra, smentendo nei fatti la mobilitazione di queste settimane da parte dei comitati dei pendolari, dei cittadini, delle amministrazioni locali e persino di alcuni sindaci e assessori del Partito Democratico. Un voto che tradisce il territorio, il quale dimenticherà presto annunci, promesse e comparsate, quando i nostri cittadini, che oggi usufruiscono di queste linee, saranno costretti ad allungare il loro viaggio per raggiungere i luoghi di studio e lavoro, giungendo in stazioni meno centrali e sicure rispetto a Milano Cadorna."

L'aspettativa di maggiore collaborazione

"Ci aspettavamo – proseguono Colombo e Cucchi – maggiore disponibilità da parte del Consiglio Metropolitano ad accogliere una battaglia condivisa, sovracomunale, portata avanti a tutela del diritto a una mobilità pubblica più efficiente, sicura e puntuale, che avremmo potuto garantire con un potenziamento delle linee Z602, Z603 e Z6C3, oppure reinvestendo i risparmi generati (circa 800.000 euro l’anno) a beneficio delle tratte che servono Legnano e tutto l’Altomilanese. Non c’è stata nemmeno disponibilità a richiedere all’Agenzia di Bacino un impegno per predisporre un piano in grado di gestire la fase critica legata alla carenza di personale disponibile alla guida dei bus, come invece è stato fatto coinvolgendo AFOL – l’azienda per la formazione e l’offerta lavorativa della Città Metropolitana – che in altri territori ha supportato il reclutamento di nuovi autisti. Continueremo a vigilare – concludono i consiglieri leghisti – e a farci portavoce delle istanze dei pendolari, coinvolgendo i nostri rappresentanti sul territorio e tutte le realtà che hanno a cuore il futuro della mobilità nella nostra provincia. Le promesse di reversibilità delle decisioni e di un sostanziale miglioramento del servizio, legate alle nuove gare, con un voto favorevole del centrosinistra alla nostra mozione si sarebbero potute tradurre in un impegno politico condiviso e concreto. Purtroppo, però, oggi ci ritroviamo – come tanti pendolari – con tante parole, molti incontri, ma zero fatti."

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