Lavoratori Cnh Industrial di Pregnana in corteo da Piazza Repubblica a Regione Lombardia

Scurati: “Bene l’incontro con i Sindacati, Regione Lombardia accanto ai lavoratori”.

Lavoratori Cnh Industrial di Pregnana in corteo da Piazza Repubblica a Regione Lombardia
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Lavoratori Cnh Industrial di Pregnana in corteo dopo l'annuncio della chiusura dello stabilimento dove lavorano oltre 300 operai.

Lavoratori Cnh Industrial di Pregnana in corteo

Questa mattina, venerdì 11 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori della Fpt Industrial, da Pregnana Milanese si sono diretti in treno in Piazza della Repubblica a Milano per poi raggiungere in corteo la sede di Regione Lombardia dove era previsto un incontro per discutere del futuro dello stabilimento dopo che l'1 ottobre la Cnh Industrial, ex azienda Iveco, ha annunciato un piano di riorganizzazione che prevederebbe la dismissione e conseguente chiusura del plant di Pregnana Milanese dove sono impiegati più di 300 lavoratori a partire dal 2020.

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Le dichiarazioni

“Abbiamo spiegato ai vertici di Regione Lombardia – dichiarano Marco Giglio, coordinatore Fim Milano Metropoli, Roberta Turi, segretaria generale Fiom Milano, Francesco Caruso, segretario Uilm Milano, Monza e Brianza – che per noi non esiste un “piano B”: lavoro e lavoratori devono restare a Pregnana. Non c’è alcuna ragione per trasformare in un contenitore vuoto uno stabilimento che funziona, soprattutto in un’area già segnata da pesanti ristrutturazioni e licenziamenti. Nell’incontro di oggi Regione Lombardia ha assicurato di condividere la nostra posizione e garantito che convocherà l’azienda e farà la sua parte al tavolo che si aprirà presso il Ministero dello Sviluppo di cui, comunque, stiamo ancora aspettando la convocazione. Abbiamo chiesto ai vertici di Regione Lombardia di rendere pubbliche le loro dichiarazioni e di far seguire alle parole i fatti. Nell’assemblea che si è svolta  al termine dell’incontro sotto il “palazzo di vetro” abbiamo deciso con i lavoratori che, se sarà necessario, torneremo in Regione così come a Roma e ci mobiliteremo con determinazione fino a “convincere” l’impresa a ritirare il suo inaccettabile piano. Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori di altre aziende e tutti coloro che hanno deciso di essere al nostro fianco partecipando al presidio di oggi.”

Le parole di Silvia Scurati

E' intervenuto anche il consigliere regionale della Lega, e membro della IV Commissione Attività Produttive, Silvia Scurati, in merito al presidio e all’incontro svoltisi questa mattina in Regione Lombardia sul futuro dello stabilimento Ftp-Cnh a seguito dell’annunciata riorganizzazione dello stabilimento di Pregnana Milanese.

“Ringrazio l’Assessore regionale al Lavoro, Melania Rizzoli, per l’importante momento di confronto avvenuto oggi in Regione Lombardia con le rappresentanze sindacali. Come ho avuto modo di ribadire nei giorni scorsi, a margine del presidio svoltosi a Pregnana Milanese a cui ho preso parte, è un momento comprensibilmente difficile per tutti i lavoratori della Ftp-Cnh, ai quali da un giorno all’altro è stata annunciata una riorganizzazione che vede di fatto lo svuotamento dell’attività svolta nello stabilimento dell’hinterland milanese. Bene che durante l’incontro sia stato ribadito come Regione Lombardia sia in prima linea nella difesa dei lavoratori, delle loro famiglie e del nostro tessuto economico e produttivo. Concreto l’impegno che ci si è assunti non solo di sollecitare l’incontro con il MISE, che ad oggi non ha dato alcuna risposta, ma anche di fare in modo che piani industriali di tale portata vengano discussi con le parti sociali prima di assumere decisioni che mettono in ginocchio realtà preziose e storiche come questa. Il sito di Pregnana Milanese – conclude Scurati - è ad oggi un sito produttivo importante, che impiega centinaia di lavoratori, è in piena attività senza alcuna flessione: per questo risulta ancora più incomprensibile una strategia aziendale di questo tipo ed è del tutto condivisibile che Regione Lombardia chieda un confronto diretto anche con la proprietà aziendale”.

Silvia Scurati

 

 

 

 

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