Centro per l'Impiego Galli replica a Licata

A Luino il Centro per l'Impiego si salva grazie a una convenzione con i Comuni: manca personale e la provincia non ne ha. E Tradate punta il dito su Roma

Centro per l'Impiego Galli replica a Licata
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Il sindaco di Tradate risponde al consigliere provinciale delegato alle Politiche del Lavoro: "La Provincia si rivolga a Roma".

Centro per l'Impiego in difficoltà

Tempi duri per il sistema del Centro per l'Impiego in tutta la provincia. Lo strumento pubblico a sostegno dei cittadini disoccupati soffre delle carenze di personale e in alcuni Comuni si rischia la chiusura. Così mercoledì il consigliere provinciale Giuseppe Licata, delegato alle Politiche del Lavoro aveva invocato l'impegno dei Comuni annunciando una convenzione nel luinese per mantenere aperto lo sportello. Annunciando inoltre lo stanziamento di 40mila euro nel bilancio di villa Recalcati per "il rinnovamento dei locali dei Centri per l'Impiego dislocati nel territorio provinciale che da tempo necessitano di interventi manutentivi".

Galli: "Il problema arriva da Roma"

Licata è intervenuto riguardo il Centro per l'Impiego di Luino, inattivo da tempo causa mancanza di personale e ora forse prossimo alla riapertura grazie alla convenzione con altri Comuni. Ma il rischio di chiusura aveva toccato negli anni scorsi anche Tradate, a causa dei problemi economici della Provincia. Una chiusura, comunque, sventata. "Il messaggio di Licata è semplice: se i Comuni non collaborano, i Centri per l'Impiego chiudono - spiega Galli - Collaborazione ovvero personale e struttura. Ma non si può chiedere ai Comuni di mettere a disposizione i propri dipendenti per un servizio nato provinciale e oggi, dopo la riforma Delrio, regionale. Le risorse sono sempre minori, e i vincoli da Roma hanno ridotto gli organici all'osso. Mi chiedo: dove sono tutti i dipendenti della Provincia distribuiti negli enti negli ultimi anni? La crisi dei Centri per l'Impiego nasce da lì. Perchè da Varese non sento critiche alla riforma Delrio, la madre di tutte le riforme come la definivano?".

La situazione a Tradate

In città il Centro per l'Impiego era arrivato circa 20 anni fa con il secondo mandato Galli. All'epoca vi lavoravano 7-8 persone, sempre al secondo piano del Municipio, dove oggi è ancora attivo ma con due soli dipendenti. In uno spazio ormai sovradimensionato, che però sarà "riempito" accogliendo dall'anno prossimo la sede cittadina dell'Inps. E più che un ufficio di collocamento è ormai uno sportello, utile va detto, di assistenza burocratica per chi si trova senza lavoro. "Se dovessimo guardare i dati sui posti di lavoro trovati dai Centri per l'Impiego, sarebbero sconfortanti", chiosa Galli. "Dovremmo farci una domanda - continua - A cosa serve un Centro per l'Impiego se continuano a chiudere le fabbriche? Se non si fa nulla di concreto per attirare investimenti e quindi creare posti di lavoro, questi centri sono utili solo fino a un certo punto. Invito Licata primo a interpellare chi con la riforma ha portato a questa situazione delicata, ma anche a pensare che una diversa organizzazione potrebbe agevolare questo servizio. Dalla collaborazione con altre istituzioni presenti sul territorio o affidandola interamente al Comune in collaborazione con la Regione".

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