Cambio gestore luce, cos’è il mercato libero?
Il servizio di maggior tutela cesserà di esistere alla fine del 2021, perciò è bene iniziare ad informarsi

Le opportunità del mercato libero spingono il consumatore al cambio gestore luce. Prima però di impegnarsi nella sostituzione del fornitore energetico, un’operazione molto semplice, è bene avere molto chiaro il quadro della situazione. Se non si è mai cambiato gestore negli anni passati, dopo la liberalizzazione del mercato dell’energia, vuol dire che ci si trova nel servizio di maggior tutela. Altrimenti si è nel mercato libero e tale dicitura si trova anche indicata sulla propria bolletta, quindi non si può proprio sbagliare. Che cosa cambia tra le due condizioni?
Perché procedere al cambio gestore luce
In Italia esistono sia il mercato libero che quello tutelato. Con il mercato libero il consumatore può scegliere in autonomia da chi acquistare l’energia elettrica per la propria abitazione. In parallelo può selezionare l’opzione migliore per le sue esigenze. Discorso differente per il servizio di maggior tutela. In questo caso è l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) a definire le condizioni economiche e contrattuali dell’offerta. Segue le oscillazioni dei prezzi all’ingrosso dell’energia e i prezzi sono aggiornati ogni tre mesi. Tuttavia bisogna ricordare che entro il 31 dicembre 2021 il mercato tutelato cesserà di esistere nel nostro paese. Perciò è bene non farsi trovare impreparati a questa variazione.
Serve entrare nell’ottica del cambiamento
Significa che, volenti o nolenti, anche i più pigri dovranno necessariamente rimboccarsi le maniche ed effettuare il cambio gestore luce. E tutto dovrà essere pronto prima dell’arrivo del 2022. Il consiglio è quello di approfittare subito delle opportunità del mercato libero, ponderando con attenzione la scelta ma senza aspettare gli ultimi giorni disponibili. Ora infatti vige un «doppio canale», in cui i due mercati vivono parallelamente. L’utente finale avrà di che guadagnare da questo cambiamento: la libera concorrenza infatti garantisce possibilità di risparmio, oltre che l’utilizzo di un unico gestore sia per la fornitura di luce che per quella di gas.