A Cornaredo

Wonderwall, un nuovo murales per Cornaredo

L'assessore annuncia anche un nuovo intervento a San Pietro all'Olmo

Wonderwall, un nuovo murales per Cornaredo
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A Cornaredo un nuovo «muro delle meraviglie». Si trova nella zona centrale di Cornaredo, nei pressi della scuola elementare, ed è stato realizzato durante la settimana dall’artista Francesco Ferreri all’interno del progetto di arte partecipata avviato da alcuni anni a Cornaredo.

Progetto Wonderwall

«Non a caso, protagonisti di questa opera d’arte sono i bambini e i diritti che dovrebbero essere loro sempre garantiti. Chekos’ Art (Francesco Ferreri) è un’artista riconosciuto a livello internazionale, che si caratterizza per le sue realizzazioni ricche di messaggi sociali. Un privilegio averlo conosciuto e aver arricchito il panorama degli artisti che, con la loro presenza e le loro creazioni, si stanno succedendo sul nostro territorio - presenta l’opera l’assessore del Comune di Cornaredo Mary Vono - Continuiamo, così, il percorso di investire nell’arte e nella bellezza, per aumentare o ridare qualità agli spazi cittadini. Ma anche per consentirci di entrare in contatto con le parti più profonde del nostro essere e per avere una visione del mondo, davvero di ampio respiro. E proprio per questo motivo mette gioia aver constatato che molti bambini, genitori e nonni hanno espresso all’artista la propria ammirazione per quest’opera. Proprio come affermava Tolstoj: “L’arte è la capacità di suscitare quel sentimento di gioia nel rapporto che si instaura tra l’artista e gli altri che contemplano l’opera”.

Presto un altro lavoro

L'assessore annuncia un nuovo progetto, in questo caso a San Pietro all'Olmo

«Presto ci sarà un nuovo intervento a San Pietro all’olmo e avremo così modo di aggiungere un ulteriore pezzo al puzzle del progetto Wonderwall coordinato da Cristian Sonda. Solo una riflessione a margine, dettata dalla vicinanza alla ricorrenza del 25 Novembre, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni 72 ore in Italia si registra un caso di femminicidio. Lo stesso numero di ore, tre giorni, in cui Chekos’Art ha realizzato la sua opera. E’ quest’ultima la misura del tempo che desideriamo scandire. La raffigurazione del suo murales ci comunica tra le altre cose, che grazie alla cura delle nuove generazioni, al riconoscimento dei più fondamentali diritti nei loro confronti e all’insegnamento del rispetto reciproco, un giorno, si spera non lontano, si possa dire che ogni 72 ore nasce un’opera d’arte e che il femminicidio e le altre brutture e violenze che ci circondano siano solo un ricordo del passato».

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