Valerio Ricciarelli parla di don Luigi Melesi e dei salesiani di Arese
L’ultimo appuntamento della rassegna “Dialoghi in Piazza” ha approfondito le tematiche del recupero dei giovani senza fede negli anni di piombo

Nella sala conferenze della Corte Valenti di Garbagnate Milanese Valerio Ricciardelli ha illustrato, sabato 29 marzo, il vigore educativo di don Luigi Melesi nella conferenza: “La fine della lotta armata e l’operato di don Luigi Melesi e del cardinale Carlo Maria Martini” organizzata dal gruppo culturale "La Piazza"
La storia di un metodo educativo vincente
Nell'ultmo apputamento della rassegna "Dialoghi in Piazza" Valerio Ricciardelli ha infilato diversi aneddoti e vicende su don Luigi Melesi (1933-2018) raccontati con il brio tipico che contraddistingue il Ricciardelli, ex allievo salesiano, ingegnere e curatore della memoria di don Melesi. “Melesi era un salesiano molto particolare che ha fatto suo il metodo educativo di don Bosco, uno di quelli che rovesciava le scrivanie perché voleva arrivare a tutti i costi a recuperare la gioventù”.


Gli anni di piombo e i salesiani di Arese
Per Riccardelli Melesi e Carlo Maria Martini determinarono la fine della lotta armata. Dopo l’esperienza nel Collegio dei Salesiani di Arese, l’ispettorato dei Salesiani ha mandato don Melesi in qualità di cappellano al carcere di San Vittore. Nel 1978 sono arrivati i detenuti politici che non ne volevano sapere di recuperi e di preti. “Hanno innescato un percorso di giustizia riparativa per persone senza fede e valori – ha detto Ricciardelli – Lui voleva recuperare i brigatisti in carcere. Nel Giugno del 1984 è arrivata la notizia che le BR si sono arrese e hanno consegnato le armi in arcivescovado. Quando a don Melesi hanno consegnato un premio lui ha risposto che è stato don Bosco a inventare il metodo di recupero dei giovani e lui l’ha solo applicato, il premio andava dato a don Bosco. In sostanza è stato capace di mettere sullo stesso piano di dignità i credenti e i non credenti. Tanti sono stati i libri scritti da don Melesi e sono di una attualità incredibile” ha concluso Ricciardelli. La frase dei carcerati che don Melesi ha conservato gelosamente nel suo cuore è stata: “Cappellano non ci abbandoni”