la ricerca storica

Un libro per raccontare i 1100 anni di Busto Garolfo

L’opera racconta gli albori della storia locale, da una pergamena datata 922 recante per la prima volta il nome di Busto Garolfo.

Un libro per raccontare i 1100 anni di Busto Garolfo
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Venerdì 25 novembre il Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo presenterà il libro dal titolo “Frammenti di storia. 1100 anni di vita bustese” dedicato alla storia millenaria del paese.

I 1100 anni di Busto Garolfo

L’opera racconta gli albori della storia locale, da una pergamena datata 922 recante per la prima volta il
nome di Busto Garolfo, agli ultimi decenni del secolo scorso. Il tutto narrando le vicende di un territorio che affonda le radici in una storia ultramillenaria. Oltre un anno di lavoro per i componenti del GRS cha hanno raccolto dati e informazioni dagli archivi comunali e del territorio per vestire di concretezza il trascorso storico di Busto Garolfo e dei paesi limitrofi.

Il libro trae spunto dal primo documento recante notizie di Busto Garolfo: una pergamena del 922 conservata
nell’Archivio della Chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. Partendo da questo reperto antichissimo, si è voluto scorrere il tempo fino ai giorni nostri raccontando eventi, luoghi, personaggi, curiosità e oggetti legati alla storia locale con uno sguardo al contesto storico nazionale. In concomitanza con la presentazione del prossimo 25 novembre, il Gruppo di Ricerca Storica ha scelto di riproporre la mostra fotografica dedicata alla storia di Busto Garolfo allestita lo scorso 2 ottobre presso la ex sala consiliare.

Ad accompagnare la presentazione del testo curato dai componenti del GRS le melodie suonate dall’ensemble musicale Milano Classica che proporrà un repertorio classico basato sulle caratteristiche musicali delle varie epoche storiche.

L'associazione storica di Busto Garolfo

L’Associazione “GRUPPO DI RICERCA STORICA DI BUSTO GAROLFO” nasce ufficialmente il 24 marzo 2010 ma la costituzione in Associazione, con la finalità di contribuire ad un recupero delle antiche tradizioni del territorio, è solo uno dei passi compiuti dal gruppo di appassionati di storia locale che la compongono. Infatti già dal 2003 raccoglie, conserva, cataloga e mette in mostra documenti che riguardano la storia locale, le tradizioni e la cultura del proprio Comune. A partire dalla lettura di documenti d’archivio, passando per le raccolte di immagini fino al recupero di vecchi negativi fotografici, l’intento è sempre quello di mostrare aspetti di una società che si è trasformata ma non per questo deve essere cancellata: la scuola, l’oratorio, il matrimonio, la vita nei campi, il lavoro nelle tessiture, il commercio nelle botteghe, i giochi nei cortili, le testimonianze dalle guerre mondiali, sono alcuni degli aspetti che sono stati oggetto delle mostre allestite e dei libri pubblicati.

A tutto questo si sono aggiunti negli anni attività di collaborazione con le scuole e con Associazioni del territorio, oltre all’organizzazione di percorsi guidati per far conoscere più a fondo luoghi bustesi.

Quest’anno l’occasione di approfondimento nasce dalla ricorrenza del primo documento recante notizie di Busto Garolfo: una pergamena del 922, conservata nell’Archivio della Chiesa di Sant’Ambrogio a Milano. Ne è nato il libro “Frammenti di storia. 1100 anni di vita bustese” che, senza voler essere esaustivo di ogni notizia, vuole però tracciare un percorso storico ricco anche di curiosità.

Le parole del presidente

A precedere la pubblicazione, in occasione della fiera autunnale del 2 ottobre, era visitabile una mostra fotografica che sarà riproposta nella giornata di domenica 27 novembre, nella ex Sala Consigliare di via Magenta.

Federica Barbaglia, Presidente del Gruppo di Ricerca Storica così commenta:

“Devo ammettere che l’idea di un libro sulla storia di Busto Garolfo all’inizio ci era sembrato un tantino presuntuosa: diversi sono infatti coloro che si sono misurati con questa impresa con risultati eccellenti. D’altro canto l’anniversario che ci si proponeva non poteva essere tralasciato: 1100 anni dal documento più antico finora conosciuto che parla di Busto Garolfo. Abbiamo perciò deciso di affrontare questa nuova pubblicazione cercando di darle un aspetto sicuramente storico e preciso ma nello stesso tempo con l’intento di suscitare curiosità. Siamo quindi partiti dagli eventi, collegandoli alla storia nazionale, dai luoghi e dai personaggi che li hanno abitati, dagli oggetti e dalle testimonianze che gli stessi ci rimandano. Ne è nata una storia che sicuramente non può essere esaustiva di tutto l’accaduto ma che speriamo susciterà interesse e il desiderio di conoscere più approfonditamente quanto il nostro Busto Piccolo ha vissuto in questi secoli”.

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