SAN VITTORE OLONA

"Sono come decido io" mostra sulla libertà della donna

IInaugurata la mostra fotografica e di acquarelli di Giulia Turri e Daniela Pasquini promossa dall'associazione De Gasperi: opere esposte in sede, nel salone di Fiorenzo parrucchiere e libri tematici in biblioteca

"Sono come decido io" mostra sulla libertà della donna
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"Sono come decido io": taglio del nastro per la mostra promossa dall'associazione De Gasperi di San Vittore Olona.

"Sono come decido io", la donna e la sua libertà

"Sono come decido io". E' questo il titolo della mostra promossa a San Vittore Olona dall'associazione Alcide De Gasperi. Foto e immagini, a cura di Giulia Turri e Daniela Pasquino, per sottolineare come la libertà della donna affrontando il purtroppo sempre attuale tema della violenza sulle donne. L'iniziativa nasce infatti a novembre, mese in cui si celebra la Giornata mondiale contro questa piaga sociale ma dandole un respiro ancora più ampio senza relegarla in un'unica giornata. Le opere sono esposte nelle vetrine della sede dell'associazione in Piazza Italia, alcune si trovano nel salone di parrucchiere "Fiorenzo" e nella biblioteca comunale si troveranno anche libri sul tema.

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san vittore mostra sono io che decido giulia turri daniela pasquino marco rotondi parrucchiere fiorenzo carlo grassi scenaperta
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Il perchè della mostra

La mostra rientra nell'ambito del programma culturale "La De Gasperi racconta", ha il patrocinio del Comune e fa parte del più ampio progetto AppArte_Biografie2022 di Scenaperta Altomilanese Teatri con il contributo della Fondazione comunitaria Ticino Olona. E' visitabile fino al 30 novembre. "L'evento fa parte della nostra rassegna con la quale andiamo a proporre iniziative culturali che, per il periodo natalizio, vedrà quella tradizionale sui presepi - ha esordito Marco Rotondi, presidente della De Gasperi - Le opere sono di giovani artiste, ragazze che trattano temi importanti e come associazione vorremmo sostenere le varie forme di riflessione su queste tematiche, nell'ottica di aprirci al territorio. E' bene sottolineare che opere di questa mostra sono esposte anche nel negozio di parrucchiere di Fiorenzo, un luogo frequentato da uomini, di tutte le età, dai bambini agli anziani: obiettivo è quello di richiamare l'attenzione sull'importanza delle donne cercando di abbattere gli stereotipi. Ritengo che si debba fare un passo successivo ossia non relegare in una sola giornata il tema della lotta alla violenza sulle donne così come quello della festa della donna: riusciremo mai ad arrivare a una società diversa dove queste problematiche saranno superate e la donna sia considerata per la sua libertà e i suoi diritti? Una società in cui non ci sarà bisogno di stabilire una parità di genere per i consigli di amministrazione delle società pubbliche o le liste elettorali o per le cariche pubbliche? Al momento non c'è ancora quella capacità culturale per cui diventi naturali che questi ruoli possano essere vissuti, per responsabilità e impegno, da una donna donna e da un uomo senza il bisogno di una legge. E pensare che, in termini di capacità in certi ruoli, le donne ne hanno maggiormente".

Le artiste

Protagoniste della mostra sono la fotografa Giulia Turri, di Legnano, e Daniela Pasquino, di Parabiago. Fotografa la prima, illustratrice la seconda. "Le mie fotografie le ho realizzate con l'associazione Arci che donne di Rho e già esposte l'anno scorso nella città stessa - spiega Turri - Sono immagini che vanno ad affrontare gli stereotipi che ci sono sulle donne. Nelle mie opere nessuna donna è riconoscibile, è una rappresentazione di tutte le donne nella loro libertà: c'è il rossetto rosso e la voglia di vestirsi come vogliono. Le donne spesso ricevono critiche per come si presentano e noi abbiamo deciso di fare vederle vedere come se uscissero da uno sfondo nero, che è l'oscurità, mettendo in risalto la libertà di ognuna di essere se stessa. Ho poi coinvolto Daniela per il suo modo di illustrare e rappresentare il genere femminile in modo molto forte ma delicato al tempo stesso"; "I miei sono tutti acquarelli, racconto la parte interiore della sfera femminile - ha aggiunto Pasquini - Parlo di fragilità, della parte emotiva, di donne che affrontano loro stesse ogni giorno".

Il ruolo di Scenaperta

"Abbiamo voluto affrontare il tema della lotta contro la violenza sulle donne non solo in occasione della giornata di ricorrenza ma estenderla nel tempo e nello spazio - ha aggiunto Carlo Grassi di Scenaperta - Nello spazio perchè oltre alle vetrine dell'associazione le opere saranno anche nel salone di Fiorenzo, nella biblioteca con libri a tema per un'idea di mostra diffusa su tutto il mese e in luoghi diversi. L'evento fa parte del nostro progetto Biografie: una mostra del genere che ben racconta la storia che c'è dietro ogni foto di donna. Vogliamo quindi andare sul territorio raccogliendo spunti artistici e creare più legali e link reali, possibili".

 

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