Progetto internazionale

Raisa Nosova al lavoro: "Vi racconto il mio murales"

Da New York a Corbetta per dar forma ad un murales che fa dialogare tradizione e innovazione.

Raisa Nosova al lavoro: "Vi racconto il mio murales"
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Da New York a Corbetta per dar forma ad un murales che fa dialogare tradizione e innovazione. Raisa Nosova, artista americana, è già al lavoro da qualche giorno: la sua «tela» il muro della scuola secondaria che si affaccia sul fontanile, la sua ispirazione gli scenari della Grande Mela, ma anche un simbolo della città come il pavone, cui darà forma coi suoi pennelli. Domenica sera la sua opera, il cui titolo deve ancora essere definito, sarà ultimata «e segnerà per sempre un ponte tra Corbetta e gli Stati Uniti», come ha detto il sindaco Marco Ballarini.

Raisa Nosova al lavoro: "Vi racconto il mio murales"

Artista eclettica, ha girato il mondo, Italia compresa. «Sognavo di poter lavorare in Italia e grazie ad una serie di connessioni internazionali ho conosciuto Marco (Ballarini, ndr) ed eccomi qui», ha detto. Gratuita la sua opera, generosa la comunità, con tanti sponsor che l’hanno ospitata, le hanno fornito il materiale e garantito la sua sicurezza mentre lavora. Tanti i curiosi che, in questi giorni, si sono fermati ad ammirarla al lavoro. «Apprezzo molto la cultura italiana, la mia arte s’ispira al viaggio, all’interazione tra mondi diversi – ha detto – E’ conversazione tra idealismo e realismo, eleganza e sontuosità, tradizione e contemporaneità, con elementi che portano a un sentimento nostalgico, di destrutturazione. Mi sono ispirata alla scala della scuola, voglio dare l’idea di una sorta di elevazione verso l’alto. Una visione verso il futuro, verso mondi cui possiamo ispirarci. Ci sarà anche il pavone, e altri elementi volanti, proprio per dare l’idea di elevazione».

Nuovi spazi per i ragazzi

Il sindaco ha poi spiegato che, per quanto riguarda il progetto dei murales della Città dei bambini, saranno individuati, con l’associazione, gli spazi idonei. Sull’ipotesi, ventilata da alcuni, di dar spazio ad artisti locali, ha detto: «In cinque anni nessuno si è mai offerto di farlo gratis, come accaduto con Raisa che lascia alla città un lavoro di valore internazionale».

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