il professore universitario di storia medievale

Paolo Grillo presenta il suo nuovo libro su Federico II

Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, è sicuramente una delle figure più importanti e note del Medioevo

Paolo Grillo presenta il suo nuovo libro su Federico II
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Appuntamento mercoledì 1 febbraio alle 21 al Cenobbio del Collegio presso il Castello di Legnano per la presentazione del nuovo libro del professor Paolo Grillo su Federico II.

Paolo Grillo presenta il libro su Federico II

Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, è sicuramente una delle figure più importanti e note del Medioevo. Su di lui sono fiorite leggende e miti e a lui sono state dedicate corpose biografie che ne hanno privilegiato ora un aspetto ora un altro, finendo per darne un ritratto spesso parziale o contraddittorio: uomo «moderno» e «meraviglia del mondo» (stupor mundi) per alcuni, principe medievale nel solco dei suoi predecessori, per gli altri.

Sotto certi aspetti si presentò come uomo spregiudicato, culturalmente versatile e aperto alla scienza e
all’arte, ma sotto altri aveva una concezione del mondo e del potere molto tradizionale, legata all’idea
universalistica e sacrale dell’Impero. Sarà proprio quest’ultimo aspetto a spingere lo Svevo a intraprendere un’interminabile guerra per ristabilire il suo primato sui Comuni ribelli dell’Italia settentrionale, guidati da Milano, supportati dal papa e fermamente decisi a difendere quell’autonomia strappata nel 1183, con la pace di Costanza, a Federico Barbarossa. Una guerra feroce, durata ben quindici anni, dal 1236 al 1250, che ha visto vittorie più o meno effimere, voltafaccia improvvisi e brucianti sconfitte, ha assorbito quasi tutte le energie dell’imperatore, drenato gran parte delle ricchezze del Regno di Sicilia e dissanguato lo stesso nemico. Una guerra che, tuttavia, non è mai stata adeguatamente ricostruita.

L'analisi dell'azione di Federico II

Con questo volume, Paolo Grillo si propone di dedicarle l’attenzione dovuta, e lo fa con una narrazione «in presa diretta», che consente al lettore, come davanti a un vivace e colorato affresco, di rivivere, passo dopo passo, le incertezze, gli eroismi, gli orrori e le miserie di uno dei più importanti, poco conosciuti e spesso spietati conflitti medievali. Perché, se la grandezza di Federico è innegabile, riflette Grillo, il suo progetto universalistico, tanto ostinatamente e vanamente perseguito, ha comportato un «prezzo di sangue, di distruzione e di odio altissimo per l’Italia intera».

Paolo Grillo insegna Storia medievale all’Università degli Studi di Milano e si occupa della storia d’Italia fra il XII e il XIV secolo. Fra i suoi libri più recenti: La falsa inimicizia. Guelfi e ghibellini nell’Italia del
Duecento (2018), Manfredi di Svevia (2021) e, per Mondadori, Nascita di una cattedrale (2017) e Le porte del mondo (2019).

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