Sinergia

Inaugurato il dipinto alla Casa delle associazioni

Il dipinto è stato realizzato nella sede dell'Uni Ter di Arese dai ragazzi del Liceo artistico Fontana

Inaugurato il dipinto alla Casa delle associazioni
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Una cerimonia ufficiale, con tanto di brindisi (analcolico), ha segnato l'inaugurazione del dipinto che gli studenti del Liceo artistico Fontana di Arese - classe IV C - indirizzo figurativo - hanno realizzato nella sala più spaziosa della Casa delle associazioni a maggio.

La festa alla Casa delle associazioni

Alla presenza delle autorità comunali, della dirigente del Liceo Pelella e di alcuni docenti, fra i quali la professoressa Visentin che ha seguito i ragazzi nel lavoro, nonché del consiglio direttivo dell’Uni Ter, si è svolta sabato 20 novembre una cerimonia semplice, ma piena di momenti intensi, grazie agli apprezzamenti espressi da tutti i presenti e soprattutto al bel discorso della portavoce della classe Federica su come è stato vissuto il lavoro di gruppo e sul messaggio che i ragazzi hanno voluto lanciare con la loro opera.
Congratulazioni e belle parole di incoraggiamento sono state dette anche dal sindaco Michela Palestra e grande emozione ha suscitato anche il video – con tanto di colonna sonora ben indovinata – preparato dagli studenti sul loro lavoro. Un brindisi – analcolico! – finale ha degnamente concluso il piacevole incontro di
chiusura di una fattiva collaborazione fra diversi enti, diverse generazioni e diverse sensibilità, che si è dimostrata vincente per la disponibilità di tutti a impegnarsi per un obiettivo comune.

La genesi del dipinto

La sala più spaziosa della Casa delle associazioni è ora più colorata e accogliente grazie alla presenza di un grande dipinto realizzato da un gruppo di studenti della IV C del Liceo artistico Fontana di Arese, con indirizzo figurativo.
Il tutto è il frutto di un progetto nato nell’ambito di un percorso di alternanza scuola-lavoro fra l’Istituto e l’Uni Ter, finanziato dal Comune di Arese. Concordato già nel 2019, ma più volte sospeso a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, ha potuto finalmente prendere avvio appena la scuola ha potuto operare in presenza.
L’opera - della dimensione di 11x2,5 m - è stata realizzata in una settimana di intenso lavoro da parte di sedici studenti - 14 ragazze e 2 ragazzi - coordinati dalla
professoressa  Bianca Visentin, con l’affiancamento di un tutor dell’Uni Ter, Fabrizio Resmini.

Il dipinto - intitolato dai ragazzi "Il futuro appeso a un filo" - è frutto di un’attività collettiva che non solo ha una sua rilevanza dal punto di vista artistico, ma vuole
comunicare un messaggio, così dichiarato dagli studenti:

“L’obiettivo del nostro lavoro è scuotere la mente e l’anima dell’osservatore. Noi crediamo che tutti noi dobbiamo avere un senso civico verso il mondo che ci circonda e partendo da questo presupposto la frase di Lev Tolstoj che dice “tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso” ci accompagna a riflettere molto, portandoci alla conclusione che la natura, la terra, l’acqua, il cielo è “CASA NOSTRA” e ogni individuo ha il potere e il dovere di “fare del mondo” un posto migliore. Quella umana è l’unica specie vivente al mondo che è riuscita a inquinare, ammalare, distruggere la terra e rimane l’unica che può ripulirla, guarirla, salvarla. Vogliamo far sì che i fruitori del nostro dipinto si fermino a riflettere e a porsi la domanda: cosa ognuno di loro vorrà lasciare in eredità alle nuove generazioni? Abbiamo bisogno di una nuova coscienza ambientale che si formi su basi globali, ma per far questo abbiamo bisogno di educare le persone e noi con il nostro lavoro ci auguriamo di contribuire come una goccia in un oceano a smuovere le coscienze e a  far sì che l’uomo impari a proteggere la “NOSTRA CASA” che è “IL NOSTRO MONDO.”

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