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Il Festival fotografico europeo fa tappa a Palazzo Leone da Perego

Sono molti gli autori messi a confronto, passando dai fotografi emergenti italiani a quelli provenienti da diversi paesi del mondo

Il Festival fotografico europeo fa tappa a Palazzo Leone da Perego
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Il Festival fotografico europeo, sbarca per l'undicesima edizione a Palazzo Leone da Perego a Legnano: sarà inaugurato sabato 18 marzo.

Il Festival europeo della fotografia

Il festival è curato da Claudio Argentiero e organizzato in collaborazione con l'archivio fotografico italiano e con il patrocinio della commissione europea, della provincia di Varese e delle amministrazioni comunali di Legnano, Busto Arsizio e Castellanza. L'evento ha come fine la promozione della fotografia d'autore, sia storica, sia contemporanea, attraverso percorsi visivi articolati e aperti alle diverse esperienze espressive.

Sono molti gli autori messi a confronto, passando dai fotografi emergenti italiani a quelli provenienti da diversi paesi del mondo, alle firme celebri dell'obiettivo. Questa mostra è legata all'interpretazione che i vari fotografi danno ai loro lavori. La mostra comincia da Romano Cagnoni che, con "War and Humanity", racconta la condizione umana all'interno di guerre e conflitti dal Sudamerica ai Balcani, dal medio all'estremo oriente.

Mario De Biasi con "Viaggi dentro l'isola", è testimone con le sue fotografie, scattate tra il 1955 e il 1974, della Sardegna tra paesaggi e scorci di vita vissuta di un mondo a noi vicino e lontano. A Marco Garofalo, con "Energy portrait", è affidato il compito di contribuire alla comprensione della complessità del mondo contemporaneo attraverso il tema dello sviluppo sostenibile.

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Le altre fotografie in mostra

Altre sale ospitano i lavori di Tommaso Tomaszewski con "Gipsies different perplessità just like us": il suo reportage su un popolo, quello Rom, che non ha uno stato, ma che vive disperso in quasi tutto il mondo, stabilendo comunità vivide e uniche che mantengono con orgoglio costumi e tradizioni. C'è poi Beniamino Pisati con "lassù", con cui porta il visitatore in Valtellina, nel cuore delle Alpi tra pascoli e alpeggi.

Chiude il percorso Giulio di Sturco con il compito di narrare con "Gang ma" gli effetti devastanti dell'inquinamento, dell'industrializzazione dei cambiamenti climatici sul fiume Gange. Come ogni anno il festival è arricchito da una serie di eventi collaterali per affrontare e approfondire i temi aspetti della fotografia con esperti. Il festival fotografico Europeo aprirà domani sabato 18 marzo alle 17.30 fino al 25 aprile e alcune mostre proseguiranno fino al 7 Maggio.

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