Bonirola, conosciuto da tutti come il «bar de la Bambina»

Gaggiano, chiude dopo un secolo il bar “Lido di Venezia”

Abbassa definitivamente le serrande il locale di Bonirola di Gaggiano che per decenni è stato il «bar de la Bambina»

Gaggiano, chiude dopo un secolo il bar “Lido di Venezia”
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Abbassa definitivamente le serrande il locale di Bonirola di Gaggiano che per decenni è stato il «bar de la Bambina»

Gaggiano, chiude dopo un secolo il bar “Lido di Venezia”

Una storia centenaria, un punto di incontro della comunità. Ha definitivamente chiuso il bar «Al Lido di Venezia», situato nella frazione di Bonirola. Un locale che era attivo già ad inizio Novecento e in cui si sono avvicendati diversi proprietari.

Il locale di Bambina Pobbiati

A gestire, però, per sessant’anni il bar è stata Bambina Pobbiati. Accolta da ragazza nella famiglia Gatti (proprietaria del posto) come giovane a servizio, Bambina sviluppò un legame quasi materno con la padrona di casa, la signora Agnese. Oltre a occuparsi delle faccende domestiche, Pobbiati iniziò ad aiutare anche dietro al bancone. E così, dagli anni ’50, ha fatto di quel bar la sua vita. Un impegno e una dedizione che sono stati apprezzati fin da subito dai clienti, i quali iniziarono ad identificare il Lido con la sua esercente. Quando qualcuno voleva andare lì, diceva: «Andemm da la Bambina!». Simpatica, disponibile, ha sempre messo di buon umore i suoi clienti, da lei chiamati «biondi» in modo affettuoso.

“Venivano da Milano a provare le nostre rane fritte”

«Il nostro locale faceva da trattoria – racconta Bambina – In settimana si faceva da mangiare soprattutto per i lavoratori delle ditte ed era un punto di incontro per i camionisti. Il sabato e la domenica, invece, servivamo, sotto il bersò, salumi e rane fritte. Venivano anche da Milano per provarle». Durante l’estate, il Lido diventava un luogo ideale in cui giocare a carte e rilassarsi, magari davanti a un bicchiere di vino allungato con la spuma fresca. Il locale era poi anche una rivendita di sali e tabacchi. Qualunque fosse il clima o il momento dell’anno, il bar era aperto. Persino il giorno di Natale: solo dopo le 17, si riusciva a convincere Bambina ad abbassare la serranda.

Bambina Pobbiati: “Il bar è stato la mia vita”

«Il bar è stato la mia vita. Sono sempre stata presente». Per molti anni, è stata aiutata dietro il bancone anche dal marito Mario, venuto purtroppo a mancare qualche anno fa. La loro gestione familiare ha saputo creare un punto di incontro per molti gaggianesi. Solo di recente, la signora Pobbiati ha smesso di gestire il locale. Che ora chiuderà definitivamente, ma che rimarrà sicuramente nei ricordi di tanti, conosciuto come il «bar de la Bambina»

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