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Danilo Sacco ad Arese per parlare di "complotti e di teorie del complotto"

Sarà ospite all'Agorà sabato 16 ottobre

Danilo Sacco ad Arese per parlare di "complotti e di teorie del complotto"
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Danilo Sacco al Centro Civico Agorà di Arese per parlare di "complotti e di teorie del complotto"

Danilo Sacco ad Arese per parlare di "complotti e di teorie del complotto"

Danilo Sacco sarà ospite all'Agorà sabato 16 ottobre. Si parlerà di complotti e di teorie del complotto, tema affrontato dal mio saggio "Siamo tutti complottisti?", al quale hanno collaborato la psicologa Manuela Pavon e il giornalista e docente universitario Dario Corradino.
Il saggio è stato pubblicato da Odoya I Libri di Emil lo scorso 2 settembre, la tiratura iniziale è andata esaurita in pochi giorni, è in circolazione la ristampa.
All’incontro interverranno Denise Scupola, assessore alla Cultura del Comune di Arese e Fabrizio Malvicini, CSBNO.

Le parole dell'autore

"I complotti esistono? Certo.    Ordire trame per creare posizioni di predominio accompagna l’esistenza dell'uomo dall'antichità. Innumerevoli accadimenti non sono mai stati chiariti del tutto a dispetto degli sforzi profusi in ricerche o indagini: quali intrighi li hanno resi imperscrutabili?
La Storia, però, è altresì intrisa di una moltitudine di teorie del complotto che si sono rivelate prive di ogni fondamento, di tesi affascinanti quanto poco plausibili intorno a vicende e dati di fatto accertati e documentati in modo esaustivo. Perché anche persone mature, colte e intelligenti credono che alcuni abitanti del pianeta siano in realtà alieni, che la Terra sia piatta, oppure sono ammaliate da tesi antiscientifiche?
C’è un collegamento tra la sempre più imponente mole di informazioni che invade il nostro quotidiano e il guazzabuglio di complottismi, negazionismi e false credenze?
E c’è una proprietà transitiva tra i meccanismi che rendono vulnerabile il processo cognitivo umano e l’infatuazione per le teorie complottiste?
Quale ruolo giocano le strategie di marketing emozionale nella diffusione di teorie cospirative? Perché al crescente acculturamento della collettività non ha fatto riscontro un calo di interesse verso affabulazioni prive di sostegno scientifico o di fondamento logico?
Come nasce una teoria del complotto? Come si propaga fino a coinvolgere un numero imprecisato di persone?
Vi sono istituzioni e singoli individui che hanno interessi di vario genere a diffondere teorie complottiste?     Sì.
Non solo: sanno come far leva su insospettabili increspature del nostro processo cognitivo per cercare di condizionarci.
Dunque, potenzialmente siamo tutti complottisti? Sì. Per minimizzare il rischio di essere vittime inconsapevoli degli inganni che ci conducono a false credenze, è importante avere cognizione dei meccanismi che governano il nostro processo decisionale e i trucchi utilizzati per persuaderci. Ed è anche opportuno conoscere i rudimenti del marketing emozionale.
Perché, in qualsiasi campo, per gareggiare è fondamentale conoscere le regole del gioco. Se sappiamo individuare chi usa le proprie abilità per influenzare il prossimo, abbiamo meno probabilità di farci suggestionare.
Il complottismo è un tema scottante e, al tempo stesso, un problema contemporaneo. Questo saggio si propone di rappresentarlo in modo neutro, con dovizia di note/riferimenti e un linguaggio accessibile a tutti, senza rinunciare al rigore.
Il saggio si articola in quattro parti. Le prime due (“Insospettabili inganni” e “Come nascono, come si propagano e perché seducono”) sono focalizzate a individuare le ragioni, di varia natura, che sono alla base del crescente groviglio di complottismi e negazionismi. La terza parte (“Terre piatte, Lune inesplorate e altre improbabili cospirazioni”) descrive la genesi e la diffusione di alcune tra le teorie del complotto e negazioniste che trovano più largo credito nella collettività: UFO, alieni, rettiliani, scie chimiche, lo sbarco sulla Luna, QAnon, le tante congetture intorno al Covid-19 e altre.
Nella quarta parte (appendice) Manuela Pavon, ricercatrice e psicologa, approfondisce le deviazioni del processo cognitivo umano che inducono a false credenze e descrive, con riferimenti psicoanalitici e neuroscientifici, i processi difensivi ed emotivi utilizzati per fronteggiare la realtà. Dario Corradino: già caporedattore centrale de La Stampa, attualmente è consulente editoriale e docente a contratto di Etica e Deontologia professionali presso il Master in Giornalismo dell'Università degli Studi di Torino fornisce un contributo storico sulle cospirazioni".

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