Cuggiono, l'autrice Rita Bonfiglio a "Pagine al sole"

Nella due giorni dedicata alla rassegna di Microeditoria in Villa Annoni, Rita Bonfiglio presenterà il suo ultimo libro.

Cuggiono, l'autrice Rita Bonfiglio a "Pagine al sole"
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Cuggiono, l'autrice Rita Bonfiglio presenta il suo ultimo libro.

Cuggiono, il festival della microeditoria "Pagine al sole"

L'artista cuggionese Rita Bonfiglio presenterà in paese la sua ultima opera, il libro "Basilisse. Appunti di viaggio", edizioni Carthago. Nella bella cornice di Villa Annoni, l'autrice presenterà il suo libro alla rassegna di Microeditoria "Pagine al sole", in occasione della Festa del solstizio d'estate (Sabato 22 e domenica 23 giugno - qui in basso la locandina). Alla due giorni di eventi e presentazioni, dunque, sarà presente anche Bonfiglio alle 18.30 di sabato 22 giugno, insieme alla sua "compagna di viaggio" Gina Spucches.

Cuggiono, programma Pagine al sole

L'identikit di Rita Bonfiglio

Nata a Cuggiono, classe 1955, Rita Bonfiglio è insegnante e scrittrice, attualmente vive a Milano dove ha studiato filosofia e canto. Per due anni ha vissuto a Noto, e questa esperienza ha generato un legame profondo con la Sicilia e con il sud. L'autrice ha collaborato e collabora con altri artisti e poeti, nel pieno di un rapporto vivo della parola poetica con l'oralità, il canto, la visione, in rassegne come Festival Celebrazione, Milano Poesia '89 e anche Ortoinarte a Palermo. Della stessa Bonfiglio sono anche le opere "Barocco agricolo. Poemetto colorico fulgurale per pendoli e voci", scritto a 4 mani con un altro volto noto del nostro territorio, Francesca Limoli; "Canto critico" ; "Lieve enciclopedia delle 72" e "Canti" ; libro d'arte poesia con l'artista Ahmed Ben Dhiab.

La storia di "Basilisse. Appunti di viaggo"

L'ultimo libro di Bonfiglio, "Basilisse. Appunti di viaggio" è già stato presentato anche al Salone del Libro di Torino l'11 maggio scorso, e successivamente a Milano il 30 maggio al Negozio civico Chiamamilano.
"Si compone un'immagine di petali d'aria che si aprono nell'addentrarsi in un fiordo italico, fatto di speroni che sprofondano nelle ossa aspre o dolci delle terre. Ossa che sognano e reggono, ossa d'Atlante femmina - penso - e culla a tutti il Mediterraneo", recita il prologo del libro. Ci preannuncia un viaggio percettivo ai confini dell'onirico, dove la sfumatura tra le trame dell'inconscio e della realtà circostante diviene sottilissimo. Un viaggio, appunto, da parte dell'autrice e delle sue compagne di avventura Gina Spucches e Lia Giudici, che arriva a diventare un viaggio interiore per riconoscersi.

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