Vestiti nuovi donati ai richiedenti asilo finiscono in discarica
La Croce Rossa che gestisce il centro di accoglienza alla Barbara Melzi getta in discarica sacchi pieni di vestiti nuovi. Salvati dal macero.

Frutto delle donazioni di tanti buoni samaritani rischiavano di finire al macero. Ma erano ancora nuovi, impacchettati ed etichettati. Salvati dagli addetti della Seprio a Tradate jeans, giacche, magliette e anche camici da infermiere provenienti dal centro richiedenti asilo della Melzi.
Vestiti nuovi in discarica
Un furgone della Croce Rossa, tre sacchi e una richiesta, pare non la prima, di poter conferire nella piattaforma ecologica della Seprio dei "tessuti". Sacchi che, fortunatamente, sono stati aperti e controllati dagli addetti della partecipata del Comune prima che finissero nei cassoni. Dentro, vestiario di ogni tipo, dalle felpe ai jeans fino a un sacco a pelo e a una decina di camici da infermiere. Nuovi, impacchettati, e alcuni anche con marchio "Prada" probabilmente non originali. Il ritrovamento è stato subito comunicato all'assessore all'Ecologia Vito Pipolo da uno degli operai, che gli ha inviato la foto di una delle giacche "griffate" aggiungendo: "Io questa non me la posso permettere".











"Una falla episodica"
L'assessore ha subito convocato i responsabili della struttura che, dal 2015, accoglie i richiedenti asilo. "Hanno spiegato che si tratta di una episodica falla nell'organizzazione del tentato conferimento", riporta Pipolo. Che però commenta duro: "E' una vergogna. Quei vestiti sono frutto di donazioni, e la Croce Rossa li stava gettando. Hanno ammesso le loro colpe e ci hanno garantito che non accadrà più, e che generalmente i vestiti in eccedenza li danno alla Caritas o ad altri enti. Fortunatamente, gli addetti Seprio mi avevano già segnalato ad agosto un altro conferimento "sospetto", ed ho chiesto loro di fermare e controllare quello successivo".
"Segno di opulenza e spreco"
Non usa mezzi termini nemmeno il sindaco Dario Galli. "Gettare dei vestiti nuovi come ha quasi fatto la Croce Rossa è un gesto inaccettabile di opulenza e di spreco, che lascia ancora più allibiti proprio perché fatto da loro. Sono frutto delle donazioni di persone di buon cuore, convinte che sarebbero andati a chi ne aveva bisogno, non in discarica. Com'è possibile che, visto l'evidente surplus di donazioni, sia stata scelta la discarica e non la consegna a qualche ente?". Ora ci penserà il Comune. "Salvati dal macero quei vestiti, sarà il Municipio ad attivarsi per fare in modo che vadano ai cittadini che ne avranno necessità".