la decisione del questore

Vendevano bibite in bottiglia e in lattina durante le manifestazioni: sospesa la licenza per 15 giorni

Durante la sera di capodanno il locale era stato preso d'assalto dai clienti in quanto l'unico a vendere bibite in bottiglia e lattina

Vendevano bibite in bottiglia e in lattina durante le manifestazioni: sospesa la licenza per 15 giorni
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Avevano venduto bibite in bottiglia di vetro e lattine durante il capodanno e durante alcune manifestazioni: il Questore di Milano ha deciso di chiudere l'attività del Kebap per 15 giorni.

Vendevano bibite in bottiglia anche durante i divieti

Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, nell'ambito dell'attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione per 15 giorni della licenza per la conduzione dell’esercizio pubblico “Turkish Kebab Pizza Grill” in Via Orefici n. 24 a Milano.

Questa mattina, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Milano hanno notificato la sospensione al responsabile dell’attività, in quanto, a seguito di controlli tra giugno e dicembre 2022, sono state accertate reiterate violazioni nella vendita di bibite e birre in vetro e in lattina durante concerti, partite internazionali di calcio e in occasione dello scorso capodanno: la sera del 31 dicembre 2022, alle ore 22.30, gli agenti della Polizia di Stato avevano notato un consistente assembramento di persone davanti all’ingresso del locale dove i dipendenti stavano confezionando cibo da asporto in sacchetti in plastica, inserendovi all’interno bevande in lattina e birre in bottiglia.

Situazione di tensione durante il capodanno

All’interno dell’esercizio c’erano una trentina di clienti, quasi tutti giovani di origine maghrebina, che rendevano inaccessibile il locale al punto tale che i poliziotti della Divisione Amministrativa e Sociale erano stati costretti a inibire ulteriori ingressi e a chiudere, presidiare e regolamentare le uscite a causa della ressa formatasi. All’esterno, in attesa di poter accedere, c’erano altri 40 ragazzi di origine maghrebina che, con fare esagitato, oltre a ostruire totalmente il passaggio ‘Scuole Palatine’ che conduce a piazza dei Mercanti rendendolo inaccessibile e pericoloso anche per gli agenti stessi, durante l’attesa avevano acceso svariati petardi, provocando disturbo e disagio costringendo ad allontanarsi chi vi transitava nei pressi.

Tale situazione si era creata poiché, da quanto accertato dai poliziotti in servizio quella sera, il locale era l’unico in zona che non rispettava l’ordinanza sindacale di divieto di vendita e somministrazione di bevande in contenitori di vetro/lattina, attirando in tal modo la clientela, prettamente di età adolescenziale, a recarsi sul posto.

Per evitare ulteriori problematiche concernenti l’ordine pubblico, tutelare la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, i poliziotti, nell’immediatezza hanno proceduto a diffidare oralmente i dipendenti del locale in argomento a interrompere immediatamente l’attività vietata e successivamente a contestare la relativa sanzione pecuniaria di mille euro; il responsabile dell’attività, resosi conto della situazione creatasi, già pericolosa e potenzialmente causa di problematiche più gravi per sé oltre che per terzi, aveva poi spontaneamente chiuso il locale poco prima della mezzanotte.

Divieti non rispettati durante una manifestazione

Il 28 giugno 2022, in occasione della manifestazione musicale “LoveMI” tenutasi in piazza Duomo, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, inoltre, aveva già sanzionato il locale per mille euro per la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e lattina, circostanza vietata dall’ordinanza sindacale emanata in occasione dell’evento musicale.

L’art. 100 del T.U.L.P.S. prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

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