Il caso

Veleno per topi per uccidere Balto

Il racconto di Gaia proprietaria di un meticcio di soli dieci mesi morto a San Pietro all'Olmo

Veleno per topi per uccidere Balto
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La donna che ha trovato le palline di veleno ha denunciato il fatto ai carabinieri

Un cane sano che non aveva mai dato problemi

Aveva solo dieci mesi, Balto, un meticcio misto pastore bergamasco quando nella serata di giovedì scorso è morto nell’ambulatorio di una clinica veterinaria di Cornaredo dove è stato portato d’urgenza dai suoi padroni. Un cane sano che non aveva mai dati problemi fino al tardi pomeriggio di giovedì scorso quando... «Quando all’improvviso si è accasciato a terra - racconta Gaia la sua proprietaria - Abbiamo subito capito che c’era qualcosa che non andava, abbiamo chiamato il nostro veterinario che però era già chiuso e dopo avergli raccontato lo stato in cui si trovava Balto ci ha consigliato di andare subito in una clinica di quelle aperte 24 ore al giorno».

Polpette avvelenate lanciate nel giardino di casa

Arrivati in clinica, Balto aveva 43 di febbre ed era incosciente. «Purtroppo non si è mai ripreso e dopo venti minuti è morto - racconta ancora commossa Gaia - I veterinari in servizio era anche loro senza parole e mi hanno subito chiesto se il cane aveva mangiato qualcosa di strano». Con le lacrime agli occhi e senza più il suo Balto Gaia ha fatto rientro a casa, a San Pietro all’Olmo nella zona di via Volta. «Quando sono arrivata a casa sono andata in giardino e li ho trovato delle polpette di carne con all’interno dei pallini azzurri che sono risultati poi essere veleno per topi.
Pallini azzurri che ho trovato anche all’esterno della mia abitazione». Con molta probabilità, Balto ha mangiato quelle polpette e poi si è sentito male.

Pallini di veleno per i topi anche all'esterno della villetta

Quei pallini, con molta probabilità sono stati messi da qualcuno cui il cane dava fastidio visto che le polpette sono state trovate all’interno del giardino dove vive la donna proprietaria di altri due cani. «Il giorno seguente ho messo il veleno in un contenitore e mi sono recata alla stazione dei carabinieri di Cornaredo per fare denuncia - racconta Gaia - Purtroppo il mio Balto non me lo restituirà nessuno, mi sembra però giusto avvisare gli altri proprietari di cani che abitano nella zona in modo che stiano attenti in modo che non succeda quello che è accaduto al mio Balto».

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