L'APPELLO: "NON SONO GIOCATTOLI MA SALVAVITA"

Vandalizzato il defibrillatore, i volontari lo rimettono in funzione

Il fatto è successo in via Cavour, l'apparecchio è stato riparato dai volontari dell'associazione Sessantamilavitedasalvare che lanciano il loro appello: "Questi apparecchi non sono giocattoli ma salvavita"

Vandalizzato il defibrillatore, i volontari lo rimettono in funzione

Vandalizzato il defibrillatore che si trova in via Cavour a Cerro Maggiore. Sistemato poi dall’associazione Sessantamilavitedasalvare.

Vandalizzato il defibrillatore, i volontari lo sistemano

Vandali in azione contro il defibrillatore (strumento che può salvare la vita in caso di arresto cardiaco) che si trova in via Cavour a Cerro Maggiore. E’ quanto successo nella notte di ieri, martedì 9 settembre 2025. “Abbiamo dovuto affrontare un’ennesima e grave sconfitta sociale – affermano dall’associazione Sessantamilavitedasalvare che da anni si occupa della diffusione di questi importanti apparecchi salvavita –  Siamo stati avvisati tempestivamente da un cittadino e siamo intervenuti immediatamente per mettere in sicurezza la postazione, rimuovendo definitivamente ciò che restava del vetro”. Associazione che ha riparato il danno: “Credo che dietro questi gesti ci sia una grande mancanza di consapevolezza, soprattutto da parte dei più giovani – afferma un volontario dell’associazione – Per questo motivo, sentiamo il dovere di lanciare un messaggio chiaro: questi apparecchi non sono giocattoli, ma strumenti salvavita. Avere un defibrillatore a disposizione può fare la differenza tra la vita e la morte per un parente, un amico, o chiunque si trovi in difficoltà. Il mio impegno come formatore è proprio questo: diffondere la conoscenza delle manovre salvavita e l’uso del defibrillatore. Vorrei che tutti comprendano il vero significato di poter essere utili, di avere la possibilità di salvare una vita in qualsiasi momento. Nonostante questo ennesimo atto vandalico, noi non molliamo. Andiamo avanti con ancora più convinzione, perché siamo certi che educare e sensibilizzare sia l’unica strada da percorrere”.

L’appello del presidente dell’associazione

“La legge 171/2024 recante misure urgenti per contrastare fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari nonché il danneggiamento di strumenti utilizzati per l’assistenza sanitaria, prevede pene severe fino a 5 anni di reclusione e fino a 10mila euro di multa per chi rende inservibili i presidi – ricorda Mirco Jurinovich, presidente di Sessantamilavitedasalvare – I defibrillatori pubblici, geolocalizzati nella mappa Areu, sono a tutti gli effetti presidi sanitari fondamentali per garantire la sopravvivenza dei soggetti colpiti da un arresto cardiaco”.
defibrillatore