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Va a pescare perché in casa si annoia: denunciato

Si allunga la lista di persone finite nei guai per non aver rispettato le disposizioni in emergenza coronavirus.

Va a pescare perché in casa si annoia: denunciato
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Va  a pescare perché in casa si annoia: denunciato. Si allunga la lista di persone finite nei guai per non aver rispettato le disposizioni in emergenza coronavirus.

Va a pescare perché in casa si annoia

Una delle ultime scuse fornite ai Carabinieri del Comando provinciale di Milano per aver abbandonato la propria abitazione, forse non la più originale ma sicuramente singolare, è stata fornita stamattina alle 9.30 in zona Darsena, dove un italiano di 37 anni è stato denunciato perché sorpreso a pescare. Ai militari ha riferito di aver lasciato la propria abitazione perché in casa si stava annoiando.

Ieri sera poco prima delle 22 in via Giacosa è stato invece denunciato un cittadino egiziano sorpreso su una panchina... impegnato a fare una videochiamata con la fidanzata.

Alle 2 di notte i militari hanno poi fermato un'auto in via Silva, la persona a bordo ha ammesso candidamente che stava facendo ritorno a casa dopo aver passato la serata con un'amica. Per l'uomo è scattata la denuncia.

Centinaia le persone denunciate a Milano e Provincia

A mercoledì le persone denunciate erano 292, tutte per violazione della norma in base all'articolo n. 650 del Codice penale (mancata osservanza dei provvedimenti dell'Autorità). Per falsa attestazione o falsa dichiarazione a Pubblico ufficiale e false dichiarazioni sull'identità o u qualità personali proprie o di altri sono stati denunciati in 14. Sono 4329 gli esercizi pubblici controllati e sei i gestori denunciati. Tre le attività che sono state sospese. Poi i controlli sono continuati e altre decine di persone sono state denunciate, a Milano e nell'hinterland.

Come hanno avuto modo di rimarcare ripetutamente  il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala, in giro ci sono ancora troppe persone e gli episodi di stanotte e stamattina lo stanno a testimoniare. Ora per i controlli è arrivato a dar man forte anche l'esercito, ma ci vorrebbe anche un po' più di senso civico. L'imperativo, ricordiamo, è stare a casa!

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