Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Un video per dire basta alla violenza

Sue canta le donne in una iniziativa sostenuta da enti e associazioni del settore

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Un video per dire basta alla violenza: il progetto è della cantautrice rhodense Susanna Cisini, in arte Sue.

Un video per dire basta alla violenza

Una canzone e un videoclip per dire basta alla violenza sulle donne. A lanciarli in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che ogni anno si celebra il 25 novembre su indicazione dell'Assemblea generale dell'Onu, è la cantautrice rhodense Susanna Cisini, in arte Sue.
Studi al liceo Rebora di Rho, un lavoro come educatrice con bambini e ragazzi disabili a Parabiago, la cantautrice esce con il nuovo singolo «Quello che ti pare», nel quale canta i tanti «non posso», «non ci riesco» pronunciati dalle donne vittime di violenze domestiche.
«Notti fatte di promesse mai mantenute, di costrizioni fisiche, psicologiche e spesso anche economiche, da cui difficilmente riescono a fuggire - spiega Sue - Per tanti motivi. Perché si spera in un cambiamento nell'altro, per paura, o per timore di non essere creduta. Così lo stelo del fiore, così fragile, è metafora di un collo stretto tra le mani ruvide e rabbiose di un uomo possessivo che tenta di annullare la sua compagna». L'iniziativa è promossa da La valigia di salvataggio, progetto ideato da Grazia Passeri in aiuto delle donne vittime di violenza. A loro viene consegnata una valigia già pronta dall'associazione Salvamamme, contenete abbigliamento, biancheria e prodotti per l’igiene. Un modo concreto di trovare la spinta per... salvarsi. La cantautrice vuole riportare il tema al centro del dibattito, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria e ridotta mobilità che crea tante difficoltà a chi ha bisogno di aiuto. Durante il lockdown di marzo scorso, infatti, secondo i dati Istat, sono state 5.031 le telefonate valide al numero verde antiviolenza e antistalking 1522 - servizio promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari opportunità - ovvero il 73% in più dello stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%).
«Quello che ti pare» è un brano pop ritmato, con un ritornello facile da cantare e un bridge più riflessivo. Il contrasto tra le sonorità e la tematica è lo schiaffo che Sue vuole dare alla mortificazione creata dalla violenza di genere in ogni contesto sociale. Il brano è accompagnato da immagini che giocano con luci e ombre, speranze e angosce, finti abbracci e rimmel sciolto dalle lacrime. Il rosso fa da sfondo, colore simbolo di ogni posto lasciato vuoto per riempire le coscienze di consapevolezza.
Il videoclip vede la regia di Brace Beltempo con la produzione artistica di Stefano Iascone e la partecipazione degli attori Alessandro Grima e Silvia Crespi della compagnia Viandanti teatranti.
«Quello che ti pare racconta la storia di moltissime donne che si ritrovano intrappolate in relazioni dalle quali è impossibile uscire - prosegue Sue -. Inizia tutto come un gioco passionale per poi evolversi in un tormento e finire in una trappola della morte. Mi capita spesso di raccontare storie di chi queste vite le ha vissute in prima persona».
Singolo e video saranno lanciati sul canale facebook e sul sito del Comune di Rho con la partnership dell’associazione non profit I diritti civili nel 2000-Salvabebè/Salvamamme, è impegnata in un’opera di concreto sostegno in favore di migliaia di mamme in condizioni di particolare necessità e di emergenza, e nel contrasto alla violenza di genere e al femminicidio, da ormai sei anni con l’attuazione del progetto Valigia di salvataggio, sostenuto anche dal festival Donne In•canto. «Quello che ti pare» gode inoltre della partnership con il Comune di Parabiago e i centri antiviolenza La casa di Venere e Metamorfosi.

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