"Un tetto sulla testa": siglato accordo Comune e Idsc per locali ai bisognosi

Via al progetto tra Comune di Rescaldina e Istituto per il sostentamento del Clero della Diocesi nei locali del palazzo di via San Francesco 2

"Un tetto sulla testa": siglato accordo Comune e Idsc per locali ai bisognosi
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"Un tetto sulla testa": firmato l'accordo tra Comune e l'Istituto per il sostentamento del Clero della Diocesi per appartamenti di via San Francesco 2 ai concittadini segnalati dai Servizi sociali.

"Un tetto sulla testa": via al progetto

Siglato l'accordo tra il Comune di Rescaldina e l'Istituto per il sostentamento del Clero della Diocesci di Milano. Obiettivo: destinare gli appartamenti del palazzo di via San Francesco 2 ai concittadini bisognosi. Si tratta di un protocollo di "buona pratica" anche per i piccoli proprietari: gli appartamenti vengono affittati a locatari che vengono indicati dai Servizi sociali del Comune a un canone predeterminato e comunemente concordato in grado di conciliare la sostenibilità con l'economicità. Il proprietario ha in cambio una riduzione dell'Imu e l'istituzione di un fondo cauzionale pari a un anno di affitto e di spese condominiali come garanzia per le eventualità morosità e danni causati. Questi ultimi saranno ovviamente addebitati al condutture ma non ci sarà più il rischio che ricadano solo sul proprietario.

I commenti

"Siamo grati - affermano dall'Amministrazione comunale - all'ufficio per il Sostentamento del clero per aver aderito alla nostra proposta. Il loro esempio ora potrà essere seguito anche dai cittadini che hanno appartamenti sfitti ma con timori a inserirli nel mercato degli affitti. Otteniamo così il duplice risultato di utilizzare in modo ottimale il patrimonio di appartamenti presenti sul territorio evitando la presenza di immobili sfitti e di avere soluzioni abitative a un prezzo accessibile anche alle fasce di popolazione più fragili ma che possono, con prezzi più bassi del mercato immobiliare, comunque essere autonome".
Positivo anche il commento di Monsignor Roberto Davanzo, presidente dell'Idsc, che in rappresentanza del cda conferma "come l'istituto ha di buon grado accolto la possibilità di destinare parte del patrimonio a favore di un progetto di rilevanza sociale, facendo comunque salve le finalità proprie dell'ente proprietario".

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