Uccisa dal tumore a 47 anni: "Era bella, buona, solare e con la voglia di vivere"

Maura Zaidensztadt morta nel giro di pochi mesi: dal 1991 lavorava nel reparto di radiologia dell’ospedale Galamarini di Tradate.

Uccisa dal tumore a 47 anni: "Era bella, buona, solare e con la voglia di vivere"
Pubblicato:

«Era bella, solare, premurosa, buona e con una vita ancora da vivere », ha il cuore gonfio di tristezza e di angoscia Carla la madre di Maura Zaidensztadt, uccisa dal tumore in pochi mesi. Aveva solo 47 anni.

Uccisa dal tumore in pochi mesi

Una malattia che non le ha lasciato scampo. «L’ha scoperta per caso quest’estate. Non si sentiva molto bene e l’avevamo convinta a farsi visitare. Era agosto. Gli esami radiografici diagnosticarono il tumore al pancreas, una forma aggressiva che in pochi mesi l’ha strappata a questa vita», ricordano con commozione i colleghi del reparto di Radiologia del Galmarini dove dal 1991  prestava servizio.

Era una dipendente storica della radiologia di Tradate

«Era un punto di riferimento»,  commenta il primario del reparto di radiologia del Galmarini, il dottor Luciano Riboldi.  «Era una donna solare, gentile, cortese, trasparente. Un’impiegata modello: precisa,  scrupolosa,  affidabile, efficiente nel suo lavoro. Si occupava di amministrazione e in particolare della refertazione, del controllo di esami e cartelle. Amava il suo lavoro e anche nel periodo della malattia finchè le è stato possibile si è dedicata con passione», ricorda Riboldi a nome dei colleghi, profondamente segnati dall’improvvisa e prematura scomparsa.  "Hai lasciato un grande vuoto. Ti vogliamo bene, non ti dimenticheremo", hanno detto i colleghi presenti al funerale. Ricordi consegnati sulle colonne de La Settimana in edicola  da venerdì 15 dicembre.

Uccisa dal tumore, una folla commossa per l’ultimo saluto

Un cuscino di rose rosa, il cero pasquale accanto alla bara e una folla commossa di amici, colleghi e familiari nella chiesa S.Stefano per dare l’ultimo saluto a Maura. "Maura non si vantava, non si gonfiava era dolce e mite. Si è lasciata aiutare dal Signore nel momento difficile del distacco terreno, ha ricevuto i sacramenti e ora si è incamminata verso la luce della risurrezione. Ringraziamo. Oggi sono tanti i ricordi che affiorano dal nostro cuore ferito per il vuoto che ha lasciato. Ma ringraziamo Dio di avercela data. Il Signore non dimentica chi gli ha voluto bene e il bene compiuto. Affidiamoci alla sua bontà», ha detto il prevosto don Gianni Cazzaniga .

La madre distrutta del dolore: "Era la mia roccia, mi manca tanto"

"Era bella, elegante, premurosa e molto, molto buona. Il Signore non doveva portarmela via così in fretta". E’ distrutta dal dolore carla , la madre di Maura con cui viveva. "Mi manca tanto: mi manca la sua voglia di vivere, il suo amore per gli animali, per i fiori. Mi manca il sorriso, il suo saluto ogni mattina, i pranzi insieme, le giornate di shopping. Era la mia roccia". Poi ricordando il periodo della sofferenza: "Voglio ringraziare i dottori Torretta e Colombo e l’intero staff dell’oncologia di Tradate e la dottoressa Speroni col reparto di medicina per la professionalità, le cure e l’umanità. Non ci hanno mai fatte sentire sole, hanno curato mia figlia con grande devozione e sensibilità. Grazie".

Seguici sui nostri canali