Truffe e furti in casa: La Polizia spiega come evitarli

Truffe e furti in casa aumentano nel periodo esitivo. Come evitarli? L'abbiamo chiesto alla dottoressa Scarinci responsabile del commissariato di Rho-Pero

Truffe e furti in casa: La Polizia spiega come evitarli
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Intervista alla dottoressa Maria Antonietta Scarinci responsabile del commissariato di Polizia di Rho-Pero

Una persone truffata non è una persona stupida

«Una persona truffata non è una persona stupida ma una persona che ha trattato con signorilità ed educazione un professionista delle truffe, ovvero malviventi senza scrupoli che fanno leva su queste qualità e le usano per derubare la gente, in modo particolare quella della terza età. Ecco, a volte bisognerebbe essere meno educati e meno signori e chiamare subito il 112, per qualsiasi cosa, per qualsiasi dubbio, anche se poi la chiamata si rivela infondata». Aumentano con l’arrivo dell’estate le truffe ai danni delle persone della terza età, cosa fare? Quali accorgimenti tenere? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Antonietta Scarinci responsabile del commissariato di Polizia di Rho-Pero.   Dottoressa, dai finti incaricati, dai finti poliziotti e carabinieri, ai controlli dell’acqua “contaminata”, all’amica della nipote che suona al campanello e chiede soldi per aiutare la nipote della malcapitata coinvolta in un incidente, i modi di truffare le persone sono davvero tanti?

Persone anziane prese di mira, chiamate il 112

«Purtroppo si, questi malviventi si approfittano delle persone più esposte, e lo fanno soprattutto in questo periodo quando, soprattutto le persone anziane, rimangono da sole a casa perché figli, nipoti e amici partono per le vacanze. Il primo consiglio che posso dare è quello, se non si è sicuri di quello che sta succedendo (ma anche se si pensa di essere sicuri), di chiamare il 112 in ogni occasione, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Chiamare senza problemi: è meglio arrivare e trovare una persona regolare che sta facendo il suo lavoro, e qui mi riferisco agli incaricati di gas, luce e acqua, che trovare una persona disperata perché si è resa conto di essere stata derubata, soprattutto dei ricordi più cari: se in quel momento il telefono non funziona, è sicuramente in atto un tentativo di truffa. L’altro consiglio che posso dare è quello di non aprire mai la porta di casa alle persone che non si conoscono (anche se ci dicono il contrario), di non consegnare mai soldi a nessuno che viene a chiederli per conto di qualche parente o di qualche azienda di servizi e soprattutto di non credere quando dicono che sono venuti per restituirci dei soldi o per cambiarci delle banconote false, date per errore! Se per sbaglio abbiamo fatto entrare uno sconosciuto, dobbiamo invitarlo ad uscire e, se non lo fa, qualora non fosse possibile chiamare il 112, è consigliabile uscire noi stessi sul pianerottolo e chiedere aiuto.

Le truffe telefoniche

I malviventi con le persone della terza età fanno leva sui sentimenti. Dire a una nonnina che la propria nipote ha fatto un incidente e vuole dei soldi per pagare i danni fatti all’altro automobilista per evitare la denuncia, è come dirle di aprire il portafoglio».
Truffe alla porta di casa ma anche truffe al telefono, anche in questo caso sono diverse... «Si, anche in questo caso sono diverse. Il telefono consente di celare l’identità dell’interlocutore e di trarre facilmente in inganno. La prima cosa che posso dire quando si ricevono telefonate “strane”, è quella di stare attenti a non dire mai la parola “SI”, se non si è sicuri di quello che stiamo facendo. Pronunciare la parola “Si” vuol dire impegnarsi con queste società per una fornitura di servizi, è vero che poi i contratti arrivano a casa ma sono sempre problemi e spese».

Le nuove truffe che avvengono per strada

Ultimamente vanno anche di moda le truffe o furti, mi dica lei cosa è più giusto, che avvengono per strada...
«Sono truffe. Quella che va per la maggiore in questo momento riguarda soprattutto gli uomini. Persone di 70-80 anni che vengono avvicinati da belle ragazze che, con la scusa di chiedere informazioni, fanno gli occhi dolci, iniziano a parlare e poi salutano con un abbraccio. Un abbraccio nel quale, con grande professionalità e senza farsi cogliere sul fatto, rubano catenine d’oro e portafogli. Un’altra tecnica, vecchia ma sempre attuale, è quella di sporcare il vestito e, scusandosi e cercando di pulire la macchia, in realtà si ripuliscono le tasche del malcapitato. Bisogna stare attenti anche per strada e anche in quella sede non dare confidenza a chi non si conosce».

Truffe ma anche furti nelle case durante il periodo estivo

Oltre alle truffe, nel periodo estivo, aumentano anche i furti nelle abitazioni, anche in questo caso quali consigli si possono dare?
«Con il caldo siamo tutti tentati a lasciare le finestre di casa aperte, anche solo per andare 20 minuti a fare la spesa. Bisogna fare attenzione, i ladri ci guardano e ci controllano. Il mio consiglio è quello di chiudere sempre la porta di casa e le finestre, anche se abitiamo ai piani alti e magari anche di lasciare la luce accesa in una o più stanze, e se andiamo solo a fare la spesa e sappiamo di stare fuori casa pochi minuti, magari lasciamo anche la radio o la televisione accesa in modo che si senta rumore all’interno della casa: ricordiamoci che luce e rumori tengono lontani i malviventi».

Non scrivete sui social che andate in vacanza

Se invece andiamo in vacanza per qualche giorno? «Beh, la prima cosa da fare è quella di non scrivere suisocial che si è in vacanza. I ladri esperti queste cose le guardano. Da questo punto di vista mi permetta di dire che i social sono una ottima fonte di informazione per i ladri. Discorso social a parte, quando si va in vacanza è bene dare il compito a una persona di fiducia di svuotare la cassetta della posta, in modo da non far vedere che la casa è vuota, proteggere l’interruttore generale dell’elettricità se all’esterno, non far sapere dov’è la centralina dell’allarme. E’ buona norma non custodire in casa grosse somme di danaro, gioielli e oggetti di valore, ma depositarli in luoghi sicuri: se però in casa abbiamo una cassaforte, è bene tenercelo per noi e non dirlo in giro».

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