Truffa telefonica dell'incidente, stavolta la vittima non abbocca

Pinuccia Boggiani, ex presidente dell'Auser Ticino Olona e attuale consigliera comunale a Legnano, racconta di essere sfuggita per un soffio a un inganno ben architettato.

Truffa telefonica dell'incidente, stavolta la vittima non abbocca
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"Mamma, aiutami, ho avuto un incidente".

Truffa telefonica dell'incidente, l'ex presidente dell'Auser Boggiani sfugge per un soffio

Anche Pinuccia Boggiani, consigliera comunale del Pd ed ex presidente di Auser Ticino Olona ha rischiato di cadere nella trappola delle truffe telefoniche. Mercoledì 26 ottobre 2022, intorno all’ora di pranzo, Boggiani ha ricevuto una chiamata da una truffatrice che, fingendosi sua figlia Sonia, le ha spiegato di essere rimasta coinvolta in un incidente.

"Si è spacciata per mia figlia e mi ha raccontato di avere investito una donna incinta"

"Mi ha raccontato che trovandosi in macchina era passata con il rosso a un semaforo". Nel finto incidente sarebbe stata coinvolta pure una signora incinta, la moglie di un professionista di Legnano. "Al telefono mi continuava a dire che aveva investito una donna a pochi mesi dal parto che ora rischiava di perdere il bambino". La truffatrice continuava a sottolineare poi come fosse in pieno torto e affermava che la vittima del presunto incidente la voleva denunciare.

"Ci stavo cascando, ma per fortuna c'è stato un dettaglio che mi ha fatto dubitare..."

Pinuccia Boggiani ha reagito preoccupandosi e piangendo: "Hanno toccato uno dei miei punti più fragili cioè la mia famiglia e lo spavento è stato grande". Dopo che per diversi minuti l'impostora ha cercato di ingannarla, la consigliera comunale ha posto una domanda che le ha fatto dubitare della storia precedentemente raccontata: "Le ho chiesto se avesse sentito suo marito Emanuele, a cui si rivolge sempre quando qualcosa non va". Inoltre, essendo il marito di Sonia medico, quest’ultimo l'avrebbe sicuramente aiutata a seguito delle ferite. La risposta della truffatrice è stata: "Non l'ho detto a Emanuele se no si agita". A quel punto Boggiani ha capito che qualcosa non andava. "Ho cominciato a dirle che lei non era mia figlia, che Emanuele l'avrebbe sempre aiutata e che aveva una voce diversa". A quel punto la finta Sonia ha interrotto la comunicazione. Secondo Boggiani l'intenzione della truffatrice era ovviamente quella di chiederle soldi: «La scusa della donna incinta e del fatto di doverla metterla a tacere era un modo per convincermi a consegnarle del denaro".

L'impegno da presidentessa dell'Auser e la convinzione che non si debba abbassare la guardia

Da presidentessa dell'Auser, Boggiani aveva promosso diverse iniziative per contrastare il fenomeno delle truffe, tra cui anche spettacoli teatrali incentrati sul tema. Sulla scia di questa brutta esperienza ora la consigliera comunale vorrebbe riproporre un programma simile.

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