Traffico di droga e armi: indagini e arresti anche nel Milanese

Il deposito più utilizzato per la droga era un appartamento a Cornaredo.

Traffico di droga e armi: indagini e arresti anche nel Milanese
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Traffico di droga e armi: indagini e arresti anche in Brianza. Vasta operazione del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano.

Traffico di droga e armi: indagini e arresti anche nel Milanese

Una vasta indagine Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha fatto finire in manette otto malviventi, di cui tre fermati ieri tra Milano e Monza, con l’accusa di traffico internazionale di droga e armi.  Il provvedimento, emesso dalla Procura di Milano, è scaturito da una lunga indagine portata avanti dalle Fiamme Gialle in collaborazione con le autorità Serbe – Direzione Centrale di Polizia Criminale e Servizio di Polizia contro il Crimine organizzato – che proprio in queste ore hanno arrestato altri quattro componenti della banda. Tra questi ci sarebbe anche il capo dell’organizzazione criminale, da tempo latitante e conosciuto anche nel nostro Paese per precedenti condanne relative al traffico di sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dai finanzieri i soggetti della banda, alcuni dei quali vivevano e operavano sotto traccia anche in Brianza, avevano messo in piedi un vero e proprio traffico di droga e armi provenienti dai Balcani e dalle Spagna. Per sfuggire ai controlli si avvalevano anche di sofisticati sistemi di occultamento come ad esempio valige a doppio fondo schermate e altri stratagemmi.

La droga in un appartamento a Cornaredo

Il deposito più utilizzato per la droga era un appartamento a Cornaredo.

Le armi nel box di Monza

Nel corso delle indagini, avviate nel 2016, e che in passato aveva già portato ad altri arresti, sono stati sequestrati 70 kg di cocaina, 13 di marijuana e ingenti quantità di armi e munizioni, che sarebbero state nascoste in un box di via Ramazzotti a Monza, a due passi dall’ospedale nuovo.

Chi ha collaborato alle indagini

Oltre alle autorità italiane e serbe, hanno collaborato all’indagine anche le Forze dell’ordine Slovene,  Eurojust, Europol, il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza e della Direzione dei servizi Antidroga.

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