neurodivergenze

Successo a Boffalora per l'incontro pubblico sull'autismo

Una sala consiliare gremita ha seguito con attenzione gli interventi dei relatori. Doniselli: «La giornata ci richiama a comprensione e sensibilità»

Successo a Boffalora per l'incontro pubblico sull'autismo
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Un grande successo di presenze lo scorso martedì 2 aprile per il convegno dal titolo «Lo spettro dell’Autismo: dal tratto al disturbo» organizzato dal Comune di Boffalora sopra Ticino in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo che si è tenuto nella serata di martedì all’interno della sala consigliare cittadina.

Autismo, successo per l'incontro a Boffalora

Un momento per riflettere su questa tematica attraverso dei relatori d’eccezione come il dottor Mauro Walden, neuropsichiatra Infantile specializzato in Disturbi del Neurosviluppo, Adriana Campi, educatrice esperta nei disturbi dello spettro autistico e Zoe Pezzi, ragazza autistica che ha portato la sua testimonianza diretta.

La sala consiliare gremita ha seguito con attenzione la serata, lasciando molto soddisfatta il sindaco Sabina Doniselli:

«La Giornata ci vuole richiamare a una maggiore comprensione e sensibilità, affinché l'autismo diventi un'opportunità per imparare a crescere insieme, perché ciascuno di noi, con le sue caratteristiche e peculiarità, contribuisce in modo unico e prezioso alla ricchezza della nostra società. Siamo consapevoli che tanta strada è ancora da percorrere e nel confronto con le famiglie e gli operatori che quotidianamente si occupano di autismo, cogliamo la necessità di migliorare il lavoro di rete a loro supporto e di realizzare azioni che aiutino la società ad essere sempre più capace di capire ed accogliere tutte le diversità. Serve un intreccio di ascolto per programmare meglio servizi che rispondano alle istanze sui progetti di vita di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico».

Il primo cittadino ha poi sottolineato come sia necessario un importante lavoro di formazione per le figure che hanno a che fare direttamente con i bambini affetti da questo disturbo.

«Il disturbo dello spettro autistico è un argomento molto ampio e complesso, proprio perché è uno spettro che comprende diverse sfaccettature che solo con l’esperienza clinica possono essere lette in modo corretto. Quando si ha a che fare con l’autismo, non ci si può improvvisare, bisogna comprendere le diverse sfumature di tale condizione di vita per poter operare al meglio. Bisogna continuare a lavorare su una formazione adeguata e consapevole di tutte le figure di riferimento dei nostri bambini e ragazzi in modo particolare insegnanti ed educatori perché solo con le conoscenze teoriche e pratiche si può migliorare la condizione di vita e il benessere psicofisico di bambini e adulti con disturbo dello spettro autistico» conclude Doniselli.

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