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Stop alle auto a benzina e diesel, regolamento a rischio spiega CSC Compagnia Svizzera Cauzioni

Stop alle auto a benzina e diesel, regolamento a rischio spiega CSC Compagnia Svizzera Cauzioni
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La decisione comunitaria di vietare la vendita di automobili termiche a partire dal 2035 continua a destare preoccupazioni tra gli addetti ai lavori e tiene vivi i dubbi sull’effettivo impatto che potrà avere sia sulla mobilità che sull’economia. In effetti non tutte le comunità sembrano ancora pronte a fronteggiare un graduale passaggio alla cosiddetta mobilità sostenibile, mobilità che non riguarderà soltanto le auto ma anche altri mezzi con motore a combustione interna. 

Lo stop alle auto termiche è un tema attualmente molto caldo che colpisce in primis i cittadini privati che hanno la necessità di utilizzarla come mezzo di spostamento e spesso come mezzo necessario a svolgere le proprie attività lavorative: difatti, vi sono molte zone ove il trasporto pubblico locale risulta ancora carente e l’automobile rimane quindi una scelta quasi obbligata; in queste realtà si è maggiormente diffusa l’opinione, nonché la preoccupazione, che lo stop alle auto termiche potrà generare conseguenze e notevoli disagi sul breve e medio termine. 

Eppure questa drastica decisione potrà anche avere vantaggi ed apportare significanti benefici col passare di qualche anno: le grandi città hanno ormai da anni cominciato a restringere e a disincentivare sempre più l’auto privata, ritenuta superflua e inquinante, favorendo ed intensificando il trasporto pubblico locale e la creazione di piste ciclabili e limitando il traffico veicolare con prezzi di parcheggi sempre più alti e aree a traffico limitato; lo stop alle auto termiche apporterà quindi una riduzione significativa delle auto private a beneficio del traffico, del trasporto pubblico locale e soprattutto con una drastica riduzione di incidenti stradali.

Tuttavia, non tutte le aree geografiche comunitarie sono ancora pronte ad un drastico stop alle auto termiche e l’esperienza di CSC Compagnia Svizzera Cauzioni nelle consulenze alle imprese lo conferma: la carenza di infrastrutture e di alternative di mobilità rischia di influenzare in negativo milioni di persone e di conseguenza delle loro economie, soprattutto allo stato attuale in cui, complice la crisi energetica, l’auto elettrica, ad esempio, è ancora poco conveniente in rapporto alle prestazioni offerte ma soprattutto alla carenza di infrastrutture; ma si pensi anche alle aziende che utilizzano macchinari e mezzi a motore termico, non solo automobili, che rischieranno di dover cambiare radicalmente di punto in bianco il loro paradigma produttivo. Per tutti questi motivi, il regolamento annunciato dello stop alle auto termiche appare attualmente difficile da attuare così com’è e probabilmente subirà modifiche importanti nel giro di pochi anni. 

A cura di: CSC Compagnia Svizzera Cauzioni

Fonte: www.csccompagniasvizzeracauzioni.com 

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